CIVITAVECCHIA – «Ho 36 anni, sono single, maschio eterosessuale ma non per colpa mia. Ho ricevuto una educazione cattolica, e questo mi ha insegnato che i miei impulsi sessuali sono sbagliati e pericolosi. Ma sono anche figlio del patriarcato, e questo mi ha insegnato che se non metto il mio pene al primo posto, sono un fallito. In tutta questa confusione, un giorno ho incontrato il Femminismo che mi ha spiegato che sbagliano entrambi. Mi sembri interessante Femminismo, ti sto ascoltando. Ma ogni tanto, se ti piaccio, scopiamo?»
L’Arci la Mescla questa volta unisce le forze con la Fondazione Bancale. Da sempre attiva nella promozione culturale, ha da poco aperto un Polo in via Isonzo 32 (Civitavecchia), con numerosi spazi dedicati all’arte e al teatro, dove avverrà lo spettacolo di domenica 11 agosto.
Insieme vi portano Fakeminismo, uno spettacolo che parla di donne, viste da un uomo che vuole cambiare il suo modo di parlare delle donne. Daniele Fabbri, navigato comico satirico e pioniere della Stand Up, ci propone una riflessione comica piena di buone intenzioni e senz’altro qualche intoppo, perché un maschio che si mette in discussione si riempie di insicurezze, che lo portano a commettere ridicoli errori da maschio.
Ad accompagnare Daniele Fabbri ci saranno Mauro Kelevra e Maria Beatrice Alonzi. Mauro Kelevra nasce a Roma nel ’78, all’anagrafe sarebbe Guttoriello, ma il commercialista gli disse che conviene sempre avere una sfumaturella ebraica nella vita. Maria Beatrice Alonzi porterà in scena qualche minuto del suo Stand Up Baby il racconto improvvisato (ma non troppo) della sua vita, ma anche di quella degli spettatori.
Per qualunque informazioni o per prenotare un posto c’è il numero 320.8232948.