Oggi più che mai, il nostro territorio è in pericolo.
La Bracciano Ambiente – sostenuta dalla Regione Lazio – si è appellata al Presidente della Repubblica per chiedere che la discarica di Cupinoro venga riaperta, ampliata e trasformata in un polo industriale regionale dei rifiuti, con un megaimpianto TMB e centrale a biogas da 33.000 ton. Salute e ambiente in pericolo, aria irrespirabile, distruzione del paesaggio: questo è ciò che stiamo rischiando.
Cittadini e comitati hanno divulgato a mezzo stampa le loro preoccupazioni, si sono rivolti al Governo e alla Magistratura, indignati per questo ennesimo, disperato tentativo di aggirare i vincoli esistenti sull’area – usi civici, zona archeologica, ZPS – autorevolmente rilevati nel parere del MIBACT.
Nel frattempo cosa fanno le amministrazioni locali, e in particolare i sindaci – responsabili della salute dei cittadini e del territorio? Che dice Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri, la comunità più esposta al pericolo Cupinoro? Niente. Silenzio di tomba, stile necropoli etrusca. Dopo il clamoroso ritardo sulla partenza della raccolta differenziata, ora è alla ricerca dei migliori offerenti europei dopo la pubblicazione del bando. Cerveteri è questa? Un comune che vorrebbe essere virtuoso, ma che tace di fronte alla minaccia di un ecomostro, uno di quei mostri che il sindaco ha sempre dichiarato di voler contrastare?
A giorni i comitati saranno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a chiedere la tutela del territorio e il rispetto della legalità. Invitiamo il sindaco Pascucci ad essere con noi in veste ufficiale a difendere la salute e l’economia di Cerveteri, a dire al governo italiano che non è possibile né tollerabile che un territorio la cui importanza è riconosciuta dall’ UNESCO venga seppellito dai rifiuti.
Il 19 giugno il sindaco ha deciso di incontrare i comitati, dopo mesi durante i quali ogni contatto da parte sua è stato interrotto e negato. lI 19 giugno i cittadini aspettano fatti concreti e le risposte ai molti punti inevasi negli incontri precedenti. 1) Lo stato delle aree attorno alla discarica, con analisi autonome del comune di Cerveteri sulle matrici ambientali. 2) La gestione del transitorio sullo smaltimento dei rifiuti dopo Aprilia. 3) La gestione dei materiali ottenuti dalla differenziata attraverso centri di compostaggio, impianti e piattaforme per il riciclo e il recupero. Esistono progetti, piani, strategie? C’è qualcosa oltre le parole?
Cerveteri non ha bisogno di demagogia. Ha bisogno di valorizzare le sue risorse, la sua grande ricchezza culturale, storica, agricola e paesaggistica, non di distruggerla. Vogliamo uno sviluppo intelligente e sano. Per questo continueremo la nostra battaglia con o senza il nostro primo cittadino, al quale chiediamo di mettere in pratica con atti tangibili, che non siano solo dichiarazioni di intenti, il suo vero ruolo istituzionale.
Informiamo tutti i cittadini che il 14 giugno davanti all’aula consiliare del Granarone i comitati del territorio si riuniranno in Assemblea Pubblica per delineare le strategie di lotta contro le devastazioni del territorio, contro i progetti su Cupinoro e la spaventosa proliferazione delle centrali a biogas nel Lazio. Riteniamo inoltre che la gravità della situazione richieda un nuovo Consiglio Comunale Aperto per dare alle forze politiche la possibilità di intervenire e fronteggiare insieme l’attacco che il nostro territorio sta subendo.
Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio
Comitato No Discarica Cerveteri
Comitato di zona Borgo San Martino
Associazione Rifiuti Zero Valcanneto
Associazione Terrattiva I Terzi