ROMA – Legambiente, dopo decenni di lotte contro la Roma-Latina, un’autostrada da sempre considerata inutile e dannosa, trova un inaspettato alleato; è infatti di oggi la posizione di ANCE e ACER che non considerano più fondamentale la costruzione di tale opera sposando l’idea della riqualificazione e messa in sicurezza dell’asse viario della Pontina.
“Legambiente chiede da anni ormai che venga abbandonato il progetto della Roma-Latina, – dichiara Roberto Scacchi direttore di Legambiente Lazio – va piuttosto messa in sicurezza la Pontina attraverso l’uso del tracciato esistente, e va aumentata la qualità delle linee di trasporto pubblico, potenziando quelle esistenti, utilizzate da migliaia di pendolari che ogni giorno si recano nella capitale dal quadrante sud del Lazio. Costruire questa nuova autostrada significherebbe sfregiare indissolubilmente centinaia di ettari nella Riserva Regionale di Decima-Malafede e della Riserva Statale del Litorale Romano, nonché devastare con rampe di accesso autostradale il quartiere di Tor de’ Cenci. Nella nostra regione non c’è bisogno di grandi opere autostradali, ma di progetti condivisi con i territori, garanzia, questa, per il rispetto dei requisiti di difesa del paesaggio e della trasparenza gestionale”.
Sono stati 368 i milioni destinati dal Cipe alla realizzazione di questa autostrada, fondi che sia per i costruttori che per gli ambientalisti possono essere spesi meglio.