CIVITAVECCHIA – Anche a Civitavecchia nasce “Possibile”, il movimento, di cui sono esponenti nazionali Pippo Civati, Andrea Pertici, Elly Schlein e Luca Pastorino, che non riconosce più in Matteo Renzi e nel suo PD i depositari della “sinistra moderna”.
L’incontro di lunedì sera nella ex Scuola Elementare “Fusco” ha visto un gremito numero di amici, compagne, giovani, studenti universitari, lavoratori, semplici cittadini e simpatizzanti, partecipare alla discussione, desiderosi di conoscere idee e proposte del nuovo soggetto politico che sta nascendo e che ha le sue radici nel “Patto Repubblicano: per la Partecipazione, l’Uguaglianza, la Libertà, l’Alternativa”. Alla fine dello stesso è stato costituito il comitato “Civitavecchia Possibile – Yasser Arafat”, in ricordo del nostro concittadino onorario, e indicato Bruna Luce quale Portavoce del Comitato appena nato, figura che resterà in carica fino all’Assemblea Nazionale di tutti gli iscritti a Possibile, prevista per il prossimo autunno.
“Il neo Comitato di Possibile – spiegano i promotori Chiara Ceccarelli, Bruna Luce, Federico Cropani, Menotti De Michelis ed Enrico Paravani – ha l’obiettivo di diventare in Città, e nel Paese, il soggetto unitario della Sinistra, non cercando per fusione o federazione la somma di sigle, ma con la volontà di costruire un progetto nuovo, basato su un programma di Governo, che parta dal basso in un percorso di condivisione lanciato alle singole persone, ma anche a soggetti politici esistenti, che vorranno collaborare con noi nel merito delle iniziative che intraprenderemo. A tal fine riteniamo necessario avviare e far crescere il dialogo con gli altri Partiti e movimenti di Sinistra, e con tutti i soggetti che vogliono contribuire alla costruzione di una proposta unitaria ed alternativa di Governo a questo PD, al suo leader, al populismo e alla destra fascioleghista. Una Sinistra nelle proposte, che recuperi i valori di riferimento tradizionali, che segni il ritorno della stagione della grande partecipazione diretta delle persone nella vita politica e civile delle comunità locali. Ci rivolgiamo a tutti coloro che oggi si trovano orfani di rappresentanza e che non hanno più voglia di votare il minore dei mali. Possibile è già impegnata ad organizzare una campagna referendaria condividendo con tutti i cittadini una serie di quesiti sui temi fondamentali della vita politica del nostro Paese. Ora, la sfida referendaria consentirebbe di restituire ai cittadini la Sovranità sancita dalla Carta Costituzionale, che risulta smarrita rispetto a quanto successo in Parlamento in questi anni. Gli argomenti sono quelli legati all’Italicum, al Jobs Act al ddl Buona Scuola e allo Sblocca Italia, con l’aggiunta di una campagna dedicata alla legalizzazione della cannabis”.
“E a chi vuole già affibbiarci l’etichetta di un classico movimento/partito che raccoglie disillusi e dissidenti – concludono – rispondiamo: “non sarà una bella etichetta ma non è nemmeno pessima. Se qualcuno è deluso, in Possibile può ritrovare la fiducia nella Buona Politica. Le idee sono tante, ci occorrono solo compagni di viaggio che siano disposti a saltare muri e costruire ponti.”