ROMA – “Chiudono la discarica di Malagrotta ma accendono le tre linee del gassificatore. E’ stato ben chiaro fin dall’inizio il disegno del centrosinistra. Il silenzio della giunta Zingaretti, che decide e agisce senza convocare commissioni o consultare i comitati, racconta il servilismo del governatore della Regione Lazio di fronte ai provvedimenti del governo Renzi che minacciano di mettere in ginocchio la Valle Galeria. Con il decreto Sblocca Italia del 29 luglio scorso, il governo vuole riempire il territorio nazionale di gassificatori, che solo nel Lazio prevede di fatto l’accensione degli inceneritori di Malagrotta, San Vittore e Albano, imponendo le proprie decisioni dall’alto e costringendo anche Zingaretti a disattendere le numerose promesse fatte in campagna elettorale sui rifiuti. Dove sono andate a finire le politiche spinte sulla raccolta differenziata? Per questi motivi ribadirò in tutte le sedi di essere al fianco dei comitati per tutelare il nostro territorio da bieche speculazioni e scelte scellerate contro la salute dei cittadini”. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio e membro della commissione Ambiente.
“E’ assurdo – prosegue la nota – che lo Sblocca Italia definisca gli inceneritori come delle infrastrutture ed insediamenti strategici a tutela della salute e dell’ambiente. I provvedimenti contenuti nel decreto porteranno il nostro Paese e la nostra Regione indietro nel tempo, verso lo sviluppo di nuovi impianti inquinanti. La Valle Galeria è un territorio esausto che dovrebbe essere protetto anziché martoriato dalle politiche folli della coppia Renzi-Zingaretti. Per questo motivo continueremo a chiedere che la bonifica di Malagrotta, imposta dal Tar, venga realizzata in tempi brevi ma soprattutto che si ponga fine a questo scellerato atteggiamento di sottomissione al privato monopolista” conclude Santori.