CIVITAVECCHIA – Una nuova apparecchiatura per il linfodrenaggio destinata alle donne operate al seno, che sarà gestita dall’associane A.D.O.S. di Civitavecchia e Santa Marinella, è entrata in funzione nei giorni scorsi presso la Stanza Rosa dell’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, grazie ad una generosa donazione della Fondazione CA.RI.CIV.
All’evento di presentazione della nuova iniziativa, che di fatto raddoppia l’offerta di questo particolare tipo di assistenza nel Distretto F1 della ASL RM F, erano presenti il il Presidente della Fondazione CA.RI.CIV. Avv. Vincenzo Cacciaglia accompagnato dal dott. Enrico Iengo e naturalmente la Presidente dell’A.N.D.O.S. di Civitavecchia e Santa Marinella, Dott.ssa Annalisa di Giovanni, la Vicepresidente, On. Rita Stella.
Per la ASL, invece, ha partecipato un nutrito drappello di dirigenti: dal Direttore Sanitario Aziendale della ASL RM F dott. Lauro Sciannamea al Direttore Sanitario dell’Ospedale San Paolo, dott. Antonio Carbone, dal Direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione, dott. Marco Di Gennaro, al Direttore della U.O.C. Radiologia, dott. Giuseppe Tagliaferri e la dott.ssa Marina De Angelis D’Ossat; non hanno fatto mancare inoltre la loro presenza l’Ispettrice delle Infermiere Volontarie (IIVV) della Croce Rossa Rossa Italiana (CRI) di Civitavecchia, Sorella Paola Patrì, il presidente dell’Associazione Diabetici di Civitavecchia (ADICIV), Franco Armenio, la Segretaria Adriana Papacchioli e le molte volontarie impegnate nell’attività.
Il linfodrenaggio omolaterale, si ricorda, è una terapia importantissima perchè ha una funzione preventiva per eventuali edemi che si possono formare localmente nelle donne che hanno subito la mastectomia.
Il Direttore Generale della ASL RM F, dott. Giuseppe Quintavalle, dal canto suo, ha sottolineato la rilevanza del lavoro sinergico all’interno del territorio dell’Azienda, tra la Sanità Pubblica,e le tante Associazioni di volontariato, nonché il prezioso consueto contributo elargito dalla Fondazione CA.RI.CIV., tanto da aver creato un modello virtuoso, ovvero “il territorio lavora per il territorio”.