CIVITAVECCHIA – Sempre esplosiva la situazione delle carceri italiane e in particolare dei 14 istituti della Regione Lazio a causa del sovraffollamento dei detenuti presenti. A tenere costantemente alta l’attenzione su questo tema non risolto è il Segretario regionale Generale Aggiunto della Cisl , Massimo Costantino, secondo cui “negli istituti della Regione Lazio, attualmente sono presenti 5.729 detenuti ove: in base alla capienza regolamentare le donne dovrebbero essere 323 invece di 361 (più di 38 unità) e gli uomini 4.950 a fronte di 5.279 (più 329 unità).
Gli istituti penitenziari che soffrono maggiormente per il sovraffollamento, continua Costantino. Sono: “CC Cassino, CC Frosinone, CC LATINA, NC Civitavecchia, CCF Rebibbia, NC Rebibbia, CC Regina Coeli, Velletri e Viterbo. E proprio in questi giorni si sono verificati problemi alla CCF Rebibbia, dove una detenuta è deceduta mentre a Viterbo un detenuto ha incendiato degli stracci in Infermeria”.
Ad aggravare una situazione così critica, sono anche le condizioni lavorative del personale che ciò nonostante fa di tutto per evitare eventi critici. “Basti pensare alla carenza di personale e alle condizioni a dir poco confacenti delle caserme agenti; solo per fare degli esempi : NC Rebibbia è priva di acqua calda; Caserma Cinotti, Frosinone è a dir poco fatiscente; Velletri, dopo la segnalazione della Direzione qualcosa si sta muovendo, ma non basta; Regina Coeli dove il personale risulta abbandonato a se stesso, non vi è una adeguata sistemazione alloggiativa.”
Per il futuro, il Segretario Costantino auspica l’intervento del Governo “affinché siano devolute maggiori risorse economiche al benessere del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria”.
Antonella Marrucci