CIVITAVECCHIA – Interrogazione consiliare urgente del Partito democratico sul futuro delle partecipate cittadine e la loro trasformazione in NewCo. Forte è infatti la preoccupazione non solo per la tenuta economica della nuova società ma anche per i diritti dei lavoratori. Nell’interrogazione indirizzata al Sindaco Antonio Cozzolino, al Presidente del Consiglio comunale Alessandra Riccetti e all’Assessore alle partecipate Marco Savignani, i consiglieri Pd Piendibene, Stella e Di Gennaro rilevano in primo luogo “la mancata risoluzione della vicenda HCS, drammatica conferma della assoluta incapacità dell’amministrazione comunale di raggiungere un qualsiasi traguardo con fermezza e celerità”, dall’altra l’assenza di un valido piano industriale e quella che giudica una evidente impreparazione dell’Amministrazione “rispetto al fatto che il giudice abbia assegnato alla New Co il ramo d’azienda di HCS e Città Pulita”.
“Anche per quanto concerne Argo la soluzione non sembra vicina dal momento che il concordato che la riguarda è in notevole ritardo” sottolineano i tre consiglieri, così come “l’ondivago atteggiamento di questa amministrazione sul tema delle partecipate è dimostrato anche dalla posizione espressa su Ippocrate che nel 2016, stante la rilevanza sociale delle farmacie comunali, doveva essere sanata mentre, dopo un solo anno, viene posta in liquidazione”, mentre “ le incertezze di cui sopra possono condizionare le norme di concordato e che se queste non andranno a buon fine i creditori potranno di fatto dare inizio alla procedura di fallimento”.
“Valutata la necessità che in questa vicenda l’Amministrazione Comunale, una volta per tutte, possa dare prova di trasparenza anche al fine di attenuare la preoccupazione dei lavoratori che sinora hanno visto gestire la vertenza delle partecipate con approssimazione ed imperizia”, Piendibene, Stella e Di Gennaro chiedono al Sindaco di sapere “se, secondo quanto previsto dall’art. 2112 del codice civile, il percorso seguito dall’Amministrazione Comunale consente a tutti i dipendenti di mantenere, nel passaggio alla new co., tutti i diritti acquisiti nelle precedenti società; se quanto sopra dovesse trovare fondamento, con quale criteri si ritiene di intervenire per riequilibrare una gestione della new co che altrimenti, anche al netto dei debiti pregressi che verranno addossati ai vecchi creditori, non potrebbe far altro che continuare a generare sofferenze di bilancio insostenibili per la comunità”.