CIVITAVECCHIA – Per l’ennesima volta il Sindaco gioca a scaricabarile, deresponsabilizzandosi totalmente su un problema che sta peggiorando di anno in anno e per cui in ogni occasione trova un capro espiatorio. Mezza Civitavecchia è nuovamente senza acqua e, tanto per cambiare, secondo Antonio Cozzolino la colpa è di qualcun altro.
I fatti, però, dimostrano il contrario. In relazione ai movimenti franosi, la Regione Lazio ha accolto quella che sino ad oggi rappresenta solo un’idea progettuale d’intervento da parte dell’Amministrazione 5 Stelle. Lo ha fatto per inserirla comunque nell’elenco nazionale di richieste di risorse dedicate ad interventi su fronti franosi, così come previsto nel Piano nazionale 2015-2020, utilizzando come da protocollo la piattaforma nazionale Rendis. Di più: si precisa che soltanto per trasformare l’idea progettuale in progetto, il costo stimato dalla stessa Amministrazione comunale è stato di 50mila euro. A questo punto, gli uffici regionali hanno quindi inserito anche questa richiesta di contributo, prevista proprio da un Fondo specifico dedicato solo ai costi di progettazione del Ministero dell’Ambiente. Sull’intera questione, e al netto dell’odierna vacatio di Governo, a questo punto si ritiene che entro un mese giungano dal Ministero le risorse richieste dal Lazio, comprese quindi quelle volte a concretizzare l’idea progettuale dell’Amministrazione di Civitavecchia. Ma c’è di più.
Sulla parte acquedottistica idropotabile, Cozzolino dimentica volutamente di fornire alcuni chiarimenti necessari, a partire dalla corretta individuazione delle competenze. Infatti, sino a circa dieci giorni fa, l’acquedotto dell’Oriolo (ovvero l’infrastruttura che ha evidenziato criticità) era di competenza comunale, così come impianti fognari e depuratore. Da pochi giorni però il Comune di Civitavecchia, dando seguito all’attuazione del servizio integrato idrico-potabile, ha affidato la gestione acquedottistica ad Acea Ato2. Acea Ato2, dunque, sta iniziando ad operare per gestire le criticità. Non a caso, però, Acea non ha preso in carico gli impianti fognari ed il depuratore Fiumaretta. Ciò sarà possibile solo quando verrà emessa l’autorizzazione allo scarico del predetto depuratore. Tale autorizzazione deve essere concessa dagli uffici di tutela ambientale della Provincia di Roma che, ad oggi, non ha dato il suo ok. Ebbene, anche a tal fine, la Regione Lazio ha messo a disposizione del Comune di Civitavecchia i fondi adeguati per regolamentare il funzionamento del Fiumaretta ma, nonostante le lettere di sollecito da parte dell’Amministrazione regionale, l’Amministrazione comunale non è ancora riuscita in questo intento, chiedendo – tra l’altro – di poter concludere il lavoro entro il 2018. L’Amministrazione regionale quindi, anche in questo senso, ha aiutato il Comune, lasciandogli a disposizione le risorse economiche previste.
Se davvero sono trascorsi anni dalla presentazione del progetto, come sostiene il Sindaco, ci chiediamo perché Cozzolino si svegli solo ora e non già dinanzi alle difficili condizioni climatiche degli ultimi mesi, che avrebbero dovuto allertare l’Amministrazione molto tempo fa. Strade, acqua, disoccupazione, ambiente, servizi sociali, ecc… la verità è che il Movimento 5 Stelle non ha uno straccio di idea su come governare nessuna delle problematiche che riguardano la città.
L’unica idea, da 4 anni a questa parte, è quella di gettare la colpa sugli altri. La prossima volta sarà stato il maggiordomo…
Stefano Giannini – Partito Democratico