FIUMICINO – Strascichi polemici dopo l’evento “Antichi percorsi in riserva: continuità tra passato e presente“, svoltosi lo scorso 24 marzo sul litorale compreso tra Passo Oscuro e Palidoro e organizzato da FIAB-Ostia in Bici e WWF Litorale Romano nell’ambito della piattaforma Co.Mo.Do. (Cooperazione per la Mobilità Dolce). Obiettivo: incentivare un turismo lento e sostenibile a piedi o in bicicletta che possa essere rispettoso dell’ambiente e della salute, stimolare un nuovo tipo di economia del territorio e dare dignità al paesaggio nella zona nord della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
Camminatori e ciclisti, adulti e giovani hanno dunque aderito a questa allegra passeggiata prepasquale e si sono incontrati a Passo Oscuro alle 10:00 per percorrere le antiche vie risalenti al periodo della Bonifica della Tenuta di Palidoro – che in alcuni casi insistono su tracciati, casali e fattorie etrusco-romane – sino a San Nicola, osservando il paesaggio circostante e conoscendo il territorio attraverso il recupero della storia dei luoghi e delle leggende tramandate.
“Nonostante la buona adesione di partecipanti ed associazioni – si lamentano però gli organizzatori – dispiace sia stata avversata dagli affittuari dei terreni limitrofi alle strade percorse, i quali hanno considerato un pericolo per le loro attività il passaggio su strade bianche il cui transito è libero per camminatori e ciclisti animati dal solo desiderio di conoscenza della bellezza di quei luoghi rientranti nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Una forma di feudalesimo contemporaneo, consolidatasi a causa dell’inerzia degli enti preposti al controllo che negligentemente in tanti anni hanno preferito lasciare nel limbo questi territori, creando di fatto una zona grigia dove regnano sopraffazione e confusione. Gli appelli e le denunce delle associazioni e dei cittadini in merito al passaggio su quelle strade sono rimasti inascoltati acuendo gli attriti preesistenti”.
La FIAB Roma-Ostia in Bici e il WWF Litorale Romano auspicano che “simili atteggiamenti di intolleranza e chiusura, possano essere riconsiderati in una nuova ottica e finalmente superati nella consapevolezza che il diritto alla mobilità è sancito dall’art. 16 della Costituzione Italiana e dall’art. II-105 della Carta dei Diritti dell’Unione Europea”.
In considerazione della Pasqua appena trascorsa, sia da un punto di vista laico che religioso, le due associazioni invitano a una riflessione sul significato di questo termine attraverso le parole di Erri De Luca: “Pasqua è voce del verbo ebraico ‘pèsah’ che significa “passare”. Non è festa per residenti, ma per coloro che sono migratori che si affrettano al viaggio … Allora sia Pasqua piena per voi che fabbricate passaggi dove ci sono muri e sbarramenti, per voi operatori di brecce, saltatori di ostacoli, corrieri ad ogni costo, atleti della parola pace.”