ROMA – Un sovraffollamento di 1.046 detenuti. A tanto ammontano i detenuti in eccesso nelle 14 carceri del Lazio alla data del 31 marzo 2018, considerato che n. 6.303 risultano essere recluse 6.303 persone a fronte di una capienza regolamentare prevista di 5.257. L’ennesimo grido d’allarme arriva ancora dalla Cisl Fns, secondo cui il dato più preoccupante del sovraffollamento è negli istituti di CC Regina Coeli (+366); Velletri (+122), CC Latina (+ 48) e Viterbo (+175).
Ma sovraffollamento si registra anche negli istituti Cassino (+72), Frosinone (+89), NC Civitavecchia (+96), CCF Rebibbia (+46); NC Rebibbia (+ 293); NC Rieti( +82).
“Purtroppo – afferma il segretario regionale della Cisl Fns Massimo Costantino – al sempre esistente sovraffollamento delle carceri, dovuta ad una riforma fallimentare del governo, dobbiamo segnalare gli innumerevoli eventi critici nei confronti del personale tra i quali quelle delle aggressioni. Aggressioni nei confronti del personale dovuti dalla chiusura degli OPG in ambito nazionale ma che hanno scaturito che detenuti con problemi psichiatrici siano stati ubicati in sezioni di osservazione psichiatrica e questo ha scaturito un aumento di aggressioni. Se il personale di Polizia Penitenziaria da un lato non è stato messo nelle condizioni di poter essere formato, dobbiamo segnalare che le varie istituzioni interessate al problema non sono riuscite ad offrire un servizio efficace, attualmente il controllo sanitario nei confronti dei detenuti risulta psichiatrici sottodimensionato rispetto alle esigenze effettive di richiesta dei detenuti con detti problemi. Sulle aggressioni del personale proprio da Roma – conclude Costantino – nello specifico davanti al carcere trasteverino di Regina Coeli, ha avuto inizio la prima delle tante manifestazioni che seguiranno, al fine di rendere pubblico a tutti quali sono le condizioni in cui deve lavorare il personale di Polizia Penitenziaria”.