CIVITAVECCHIA – “Vediamo se, per la prima volta, si riuscirà ad imporre a chi impianta o gestisce fonti inquinanti a Civitavecchia, di ottemperare ad elementari azioni a tutela della salute pubblica purtroppo già gravemente compromessa”.
Con queste parole, nell’imminenza dell’entrata in esercizio del forno crematorio, i comitati Puntone de Rocchi, In nome del Popolo inquinato e Civitavecchia c’è si rivolgono al Sindaco Antonio Cozzolino per chiedere il controllo preventivo della qualità dell’aria nelle aree circostanti la struttura e quello successivo dei fumi emessi dalla ciminiera.
Pur ribadendo la loro contrarietà all’opera, infatti, i tre comitati invocano comunque la tutela della salute dei cittadini da parte del Sindaco, essendone il primpo responsabile.
“I sottoscritti comitati – affermano – in data 25.08.2016 con nota assunta al protocollo del comune al n° 68908 ed inviata contestualmente all’Arpa, alla ASL RM4 e alla Procura della Repubblica facevano richiesta di una analisi preventiva dell’aria, dei terreni e della falda freatica nell’intorno dell’area cimiteriale in diverse condizione meteo-climatiche a tutela della sanità e igiene pubblica al fine di poter effettuare delle verifiche ambientali ad attivazione dell’impianto industriale in parola. Era stata inoltre richiesta la applicazione alla ciminiera di apparecchiature di registrazione in continuo degli inquinanti che lo stesso progettista dell’impianto attesta che verranno immessi in atmosfera durante il funzionamento. A tutt’oggi non risulta che siano state effettuate le predette indagini preventive ne ufficialmente accertata l’applicazione delle citate apparecchiature di controllo e registrazione in continuo”.
“Sig. Sindaco – proseguono rivolgendosi a Cozzolino – Lei ha l’obbligo istituzionale di salvaguardare la salute pubblica e le leggi Le danno il potere, anche tramite ordinanze, di obbligare chi di dovere a eseguire determinati atti. Questo è il momento di dimostrare chi ha, come suol dirsi, il coltello dalla parte del manico”.