Bolsena. Il Coordinamento NO TRIG si mobilita contro le trivellazioni

VITERBO – Il coordinamento NO TRIG si mobilita e organizza una serie di sit-in sul lago di Bolsena (VT) per informare la popolazione sulle gravi problematiche connesse con le trivellazioni della geotermia.
Infatti, sabato 21 aprile 2018 gli aderenti al Comitato saranno presenti nei seguenti Comuni:

Comune di Marta
dalle ore 10.45 alle 11.30 in Piazza Martiri di Cefalonia verso la sponda del lago;
dalle ore 11.45 alle 12.30 davanti al Comune Piazza Umberto I°.

Comune di Capodimonte
Dalle ore 14 alle 15.30 Largo del Porto, verso la sponda del Lago.

Comune di Bolsena
Ore 16.30 – 18 Piazza Cadorna, verso la sponda del lago (tra il bar del porto e la trattoria del porto).

“Il piano energetico del Lazio prevede per la geotermia l’uso di tecnologie fortemente impattanti, quali l’EGS, l’off-shore ecc. Occorre bloccarlo prima che lo approvino in consiglio regionale – spiegano dal Comitato – L’italia fa parte di una piattaforma mondiale con previsione dell’aumento del +500% di produzione geotermica, Italia compresa. Il nuovo governo nazionale potrebbe fare la nuova legge sulla geotermia, o facilitare gli obbiettivi della piattaforma mondiale per cercare di superare le barriere ambientali e sociali per cercare di fare la geotermia. Noi del Coordinamento NO TRIG ci attiviamo fin da subito sia a livello locale che europeo per cercare di fermare questa geotermia; cerchiamo adesioni, collaborazioni di ogni tipo per chi vuole difendere veramente il territorio (chi è interessato può contattare la seguente email carloleoni16@gmail.com). Puntiamo alla creazione di gruppi e tavoli di lavoro specifici sulle problematiche ambientali”.

“Invitiamo i cittadini, i comitati, le associazioni, le aziende, le attività commerciali – proseguono dal Comitato – chiunque ami e voglia difendere il territorio, le sue bellezze, il paesaggio, la salute, i prodotti DOC e DOP; a collaborare e aderire alle iniziative che stiamo programmando sui territori. È necessario organizzare e coordinare meglio le varie iniziative, per essere più efficaci nelle azioni da intraprendere, e superare la scarsa informazione su questi problemi”.