Menditto: “Il nuovo Consiglio regionale dovrà votare la delibera sui fumi delle navi”

CIVITAVECCHIA – Dario Menditto scrive alla Regione in merito alla proposta votata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Civitavecchia nei primi mesi del 2016 di inserire nel Piano Regionale della Qualità dell’Aria norme per ridurre l’inquinamento delle navi in porto. Queste le parole del Presidente del Consiglio Comunale. 

“Esattamente come avevo prospettato qualche mese fa – afferma – nonostante i ripetuti solleciti, si è giunti alla naturale scadenza di mandato del precedente Consiglio Regionale del Lazio ed un altro se ne è insediato, senza che la richiesta sia stata discussa nel merito. Viene da sé che non appena si sono insediate le nuove commissioni permanenti mi sono premurato di rinnovare la richiesta e sono certo che stavolta le cose andranno diversamente. Due i nuovi elementi di forza che mi fanno ben sperare, il primo è il recente studio CNR/ARPA Lazio che per la prima volta definisce scientificamente quale sia il contributo del porto all’inquinamento cittadino complessivo e cioè di circa la metà; l’altro è che il nuovo vicepresidente del Consiglio Regionale è Devid Porrello, persona per provenienza e formazione sicuramente sensibile all’argomento e che saprà dare una sferzata al procedimento per una celere votazione in aula a favore della richiesta”.

“Preme ricordare – prosegue Menditto – che questa è solo una delle azioni che il Comune di Civitavecchia sta portando avanti per contrastare l’inquinamento sollecitando e coinvolgendo gli altri soggetti pubblici e privati. Limitatamente a quelle più importanti nel solo ambito portuale si ricordano: l’accordo ‘Civitavecchia Blue Agreement’ con La Capitaneria di Porto, l’Autorità Portuale e le compagnie armatoriali di traghetti, la vertenza con il Ministero dell’Ambiente sulla prescrizione VIA non ottemperata fin dal lontano 1997 relativa all’elettrificazione delle banchine e infine la richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri, alla quale stanno aderendo anche altre città portuali, di promuovere l’istituzione di un’Area di controllo delle Emissioni (ECA) nel Mediterraneo”.