CIVITAVECCHIA – Fin dall’inizio dell’epidemia da coronavirus abbiamo parlato del personale sanitario come di guerrieri senza armi, in prima linea, a combattere un nemico invisibile che però richiedeva armi specifiche, probabilmente arrivate troppo tardi. Non parliamo solo di dpi, ma di procedure, di gestione dell’emergenza, di operatori che ruotavano tra reparti. Il risultato è di oltre 70 operatori sanitari contagiati, 39 pazienti positivi di cui 4 neonati con le loro mamme e famigliari dei pazienti contagiati.
Il telematico Online-News.it, il cui direttore è Giovanni Tagliapietra, ha pubblicato lo scorso 10 aprile 2020 un articolo dal titolo “ASL ROMA/4 I direttori delle UOC (unità operativa complessa) difendono l’Azienda: l’emergenza Covid-19 è stata gestita al meglio”. L’articolo è un riassunto di una lettera aperta, di “13 figure apicali dell’Azienda sanitaria locale ASL Roma 4, direttore sanitario, direttori di UOC, responsabili di servizi“ per esprimere il loro “appoggio e apprezzamento per l’operato di Giuseppe Quintavalle, direttore generale”, sostenendo, in poche parole, che dalla fine di gennaio l’Ospedale era pronto per affrontare il Covid. La lettera non è pubblicata sulla testata, quindi in realtà non sappiamo a chi sia “aperta”, noi non l’abbiamo ricevuta, gli altri giornali locali non l’hanno pubblicata se ricevuta e non sappiamo chi l’abbia firmata.
L’articolo riporta come, in un momento di crisi dovuta al Covid-19, “ci sono sollecitazioni, denunce, pressioni sindacali e operazioni individuali e collettive che più che alla salute della collettività mirano a destabilizzare il quadro generale. Insomma c’è disagio, confusione e qualcuno deve pur provare a mettere ordine”. A mettere ordine ci pensano quelli che il giornalista chiama “i collaboratori, i suoi colonnelli”, di Quintavalle ovviamente. “Gli uomini che rappresentano la spina dorsale dell’azienda, la linea di comando”. Questa lettera, secondo il giornalista, si rende necessaria perché “L’emergenza Covid-19 fa saltare parametri, equilibri, è una variabile impazzita in grado di portare caos e scompiglio anche nella realtà sanitaria più organizzata“. Le azioni dei sindacati sono definite di “pressioni”; chiedere la tutela dei lavoratori, di cui più di 70 contagiati in ospedale, significa a suo avviso “destabilizzare il quadro generale”.
I colonnelli sono sicuramente la spina dorsale dell’Ospedale, esattamente come lo è ogni singolo operatore all’interno del nosocomio, partendo dal primario per finire alla tanto dignitosa e necessaria attività di pulizia. E tutti gli operatori sono stati così responsabili e professionali che nessuno di loro si è tirato indietro nonostante fosse a rischio la loro salute. Se avessero incrociato le braccia la “spina dorsale” difficilmente sarebbe andata avanti. E se qualche facente funzione si è assentato è giustificato dal suo ricovero in altro ospedale perché positivo. I direttori UOC, firmatari della lettera, affermano che “la task force costituita in azienda fin dall’inizio dell’allerta Covid (fine gennaio) si sia mossa secondo procedure e direttive stabilite… in sostanza la gestione non ha sconvolto la vita dell’ospedale”, “sottolineando ad esempio di come si sia iniziato il precoce utilizzo dei farmaci indicati nel protocollo dello Spallanzani e sia stato stilato un protocollo ospedaliero di indirizzo terapeutico”. Ma quello che è successo ormai è cosa nota a tutti.
Tra il 29 Febbraio e il 10 Marzo l’ospedale “si è appestato”, come dichiarato dal Sindacato Anaao Assomed.
Ricordiamo ai direttori della UOC, che in un verbale di riunione del 27 Marzo, meeting tenuto nel reparto di cardiologia dell’Ospedale alla presenza di primari, direttore generale, facenti funzioni e caposala, venivano affrontate “alcune problematiche ospedaliere COVID correlate”. Lo scopo di tale riunione era “Azioni risolutive adottate congiuntamente dai presenti al fine di prevenire la diffusione dell’epidemia e quindi il contagio di pazienti e operatori”. Siamo al 27 Marzo, la diffusione all’interno dell’ospedale si è verificata tra il 29 Febbraio e il 10 Marzo. Il Team presente alla riunione continua confrontandosi “sulla necessità di creare percorsi adeguati di Medicina Covid prima di ampliare gradualmente il numero di pazienti Covid positivi. Lo stesso si occuperà inoltre di definire un protocollo terapeutico per i pazienti COVID positivi ( entro martedì prossimo, 31/03)” Al 27 Marzo il protocollo terapeutico per pazienti COVID positivi non era definito. Inoltre, sempre dalle risultanze del verbale, “la grave carenza di personale sia medico che infermieristico” non permette di poter utilizzare i locali disponibili così che “questo comporta commistione di pazienti in PS che potrebbe creare rischio di diffusione dell’infezione anche a pazienti e/o operatori no COVID”. Siamo sempre al 27 Marzo e ancora c’è pericolo di commistione di pazienti e rischio contagio al Pronto soccorso.
Infine riteniamo opportuno evidenziare un ultimo aspetto. Una velleità. Il giornale Online-News.it, diretto da Giovanni Tagliapietra, da cui abbiamo citato l’articolo dei 13 “colonnelli”, è di proprietà della INCE srl, al tempo stesso proprietaria delle testate “Il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio”, “Le Cronache nazionali”, “Sanità del Lazio” “Corrierediroma-news.it” . L’amministratore della INCE srl è lo stesso Giovanni Tagliapietra e scopriamo che:
– In data 28 Novembre 2018, con deliberazione n. 996, la ASL Roma 5, dove Giuseppe Quintavalle è in quel momento commissario straordinario, delibera il corso di aggiornamento “Dalla comunicazione istituzionale alla comunicazione organizzativa” proposto dalla società INCE srl – il Nuovo Corriere Editoriale, per un importo di € 4,000. IVA esclusa.
– In data 18 Dicembre 2018, con determinazione dirigenziale n. 879, la ASL Roma 4, dove Giuseppe Quintavalle è Direttore Generale, determina di accettare la proposta della INCE srl dal titolo “Dalla comunicazione istituzionale alla comunicazione organizzativa“ per un importo di € 4,000 IVA esclusa.
– In data 25 Gennaio 2019, con determinazione aziendale n. 42 del 25 Gennaio 2019, la ASL Roma 4, dove Quintavalle è Direttore generale, determina di procedere alla realizzazione della seconda edizione dell’evento formativo “Dalla comunicazione istituzionale alla comunicazione organizzativa” proposta dalla INCE srl per un importo di € 4,000 IVA esclusa.
– In data 18 Ottobre 2019, con deliberazione n. 1310, la ASL Roma 5, dove Quintavalle è in quel momento amministratore straordinario, con affidamento diretto, delibera di affidare il servizio di informazione e comunicazione, attraverso spazi pubbli-redazionali, alla INCE srl – Nuovo corriere editoriali per un importo annuo pari a € 4,800 + IVA.
Tutto è sicuramente legittimo, non lo mettiamo in dubbio. Si possono però sollevare dei dubbi sull’opportunità di questi atti anche perché, sia la ASL Roma 4 che la ASL Roma 5, dispongono di un ufficio stampa interno. Oltre ai corsi, perché affidare pubblicità?
Dall’articolo del giornale di Giovanni Tagliapietra mettiamo in evidenza solo un ultimo passaggio: ”La lettera dei direttori UOC della ASL di Civitavecchia assume in questo momento un importante significato “politico” . Quale significato “politico”? Quali parametri e equilibri l’emergenza Covid fa saltare all’interno della ASL Roma 4? Oste com’è il vino?
Inseriamo i link dell’articolo del 10 aprile di Giovanni Tagliapietra
e il nostro articolo del 5 aprile