Tarantino: “La mia analisi usata per avvalorare congetture che non rappresentano il mio pensiero”

CIVITAVECCHIA – Dal Dottor Carlo Tarantino riceviamo e pubblichiamo:

Da alcune settimane sto dedicando una quota importante del mio tempo ‘libero’ a raccogliere dati e a elaborarli per cercare di comprendere lo stato della diffusione del Covid-19 a livello locale. Lo faccio con lo spirito di chi si trova coinvolto in questa situazione sia in prima persona come cittadino sia in funzione del ruolo, professionale come medico e amministrativo in qualità di consigliere comunale, che riveste. Proprio in considerazione della responsabilità connesse ai miei incarichi valuto con estrema attenzione i dati e peso ogni singola affermazione che faccio, consapevole del fatto che le mie dichiarazioni sono lette e valutate da molti; mi duole constatare che tale atteggiamento non sia condiviso da altri che, spero in buona fede, diffondono dati e interpretazioni che generano una pericolosa sensazione di confusione e sfiducia nella nostra comunità. Mi riferisco in particolare ad un articolo da voi pubblicato nella giornata di ieri https://www.centumcellae.it/sanita/il-controllore-e-anche-il-controllato/ in cui si prende spunto da una mia analisi per avvalorare congetture che non rappresentano il mio pensiero, come si evince dalla lettura dello stesso:

‘In serata abbiamo avuto a disposizione i risultati di 156 soggetti che hanno effettuato il test rapido per la ricerca di anticorpi IgG e IgM anti-SARS CoV2. Si è riscontrata presenza di anticorpi in 15 soggetti, con una percentuale di positività del 9,6%. Dai dati anamnestici raccolti risulta che 10 dei 15 soggetti riscontrati positivi hanno presentato una sintomatologia clinica evidente e che sono stati sottoposti già nelle scorse settimane a misure di isolamento da parte del Servizio di Prevenzione della ASL Roma 4. Se scorporiamo dal dato complessivo queste 10 persone, che hanno effettuato il test solo per avere riscontro della presenza di anticorpi, il campione di popolazione asintomatica esaminato consta di 146 persone, fra le quali abbiamo riscontrato 5 positività con una percentuale pari al 3,4% dei testati. Il dato è molto incoraggiante in quanto la percentuale di positività è significativamente più bassa di quella che viene comunemente ipotizzata a livello nazionale e che si ritiene oscilli tra il 5 e il 10%. Tale assume ulteriore significatività in quanto oltre un terzo dei soggetti testati appartiene a categorie a rischio (operatori sanitari e familiari di positivi) e conferma l’efficacia delle misure di contenimento adottate’.

In dettaglio:
• Ho affermato che i soggetti con sintomi sono stati sottoposti a misure di isolamento e non che non sono stati sottoposti a tampone; per quanto mi risulta molti di loro hanno effettuato il tampone più volte e rientrano nel novero dei pazienti guariti. Affermare che la Asl Roma 4 non avrebbe effettuato accertamenti diagnostici a loro carico è una vostra interpretazione.
• La sottostima del numero di contagi ufficiali rispetto al dato reale non riguarda solo la Regione Lazio ma l’intero territorio nazionale e non serve dedurlo dal mio intervento in quanto è la comunità scientifica ad affermarlo stimandolo a valori superiori almeno 10 volte a quelli ufficiali.
• Accusare di inefficienza il locale Servizio di Prevenzione partendo dall’assunto che il numero dei tamponi effettuati è inferiore a quello dei soggetti posti in isolamento è ingeneroso nei confronti di chi lavora da settimane con un impegno e una passione straordinari, testimoniati dai circa 6.000 tamponi finora effettuati; ovvio che sarebbe stato opportuno eseguirli a tappeto ma non è stata una scelta dei nostri colleghi in quanto sin dall’inizio le indicazioni del Ministero della Salute, in considerazione della limitata disponibilità di reagenti, prevedevano di indagare solo i sintomatici e non i contatti.
Vi segnalo inoltre che, contrariamente a quanto da voi affermato, nel vostro articolo viene erroneamente riportato che nel Lazio è stato testato con tampone solo lo 0,45% della popolazione mentre i dati odierni del Ministero della Salute parlano di 93.811 persone su 2.636.282, pari al 3,55% della popolazione come si evidenzia nella tabella sottostante”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dottor Carlo Tarantino