“25 Aprile: la festa di chi ha deciso da quale parte stare”

CIVITAVECCHIA – Da Unione Popolare Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“Il 25 aprile Unione Popolare di Civitavecchia parteciperà alle celebrazioni cittadine per festeggiare il giorno della Liberazione. Celebriamo la vittoria della lotta partigiana e popolare sul nazifascismo, la conquista della libertà e della democrazia dopo un ventennio di dittatura feroce in cui fu tenuto il popolo italiano, durante la quale furono perseguitati migliaia di italiani, confinati, deportati e uccisi perché contrari al regime di Mussolini, che condusse infine il paese alla guerra di sterminio, procurando sofferenze, lutti e distruzioni immani.
Nata dalle macerie lasciate dal fascismo e nazismo e ispirata ai valori dell’antifascismo e della Resistenza la Carta Costituzionale ha istituito un ordinamento democratico e il pluralismo politico a fondamento della Repubblica una e indivisibile come patrimonio collettivo.
Da sempre i fascisti e i loro eredi politici cercano di fare del giorno della Liberazione la festa “di una parte”, propagandando il principio per cui anche la Costituzione sarebbe “di parte”, la memoria sarebbe “di parte” e che la storia vada sostanzialmente riscritta.
Questo montante revisionismo rimuove il dato storico incontrovertibile che l’8 settembre 1943 ogni italiano dovette scegliere da che parte stare: con chi aveva gettato l’Italia nel baratro della guerra, rastrellava le città e riempiva i treni per Auschwitz, oppure con chi da questa guerra voleva uscire in nome della libertà, dell’eguaglianza, della pace. I partigiani non furono solo comunisti ma cattolici, monarchici, liberali.
Esecrabili e indegne sono quindi le esternazioni da parte della seconda carica dello Stato, Ignazio La Russa, così come quelle recenti del Ministro Lollobrigida sulla “sostituzione etnica”.
La Costituzione Italiana, la Dichiarazione dei Diritti umani dell’ONU e la nascita delle istituzioni europee hanno cercato di liberarsi dall’incubo del Nazionalismo e delle discriminazioni razziali.
Come affermato giustamente da Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’ANPI, l’affermarsi di attori globali importati quali la Cina, l’India ed il Brasile hanno comportato il graduale sgretolamento del mondo bipolare pianificato a Yalta. Ma contemporaneamente nuovi fronti guerra si accendono in tutto il mondo e la stessa Europa diventa il centro dello scontro di interessi geopolitici delle grandi potenze. L’escalation militare in Ucraina sta diventando guerra globale tra Nato e gli USA da una parte e Russia e Cina dall’altra, dagli esiti ignoti fino all’olocausto nucleare, mentre la popolazione ne subisce gli effetti tragici, uccisa e in fuga sotto i bombardamenti, tutto il paese ridotto in macerie contaminate.
L’Italia ripudia la guerra, afferma l’ Art. 11 della Costituzione, ma continua ad inviare armi alimentando lo scontro senza che né il Governo italiano né L’Unione Europea diano vita ad una iniziativa diplomatica credibile per il cessate il fuoco e l’inizio di una trattativa che crei le condizioni per una pace giusta e duratura.
Nell’Italia che ha visto, dopo 100 anni, ritornare a Montecitorio personaggi ancora affezionati alla figura di Mussolini e alla ideologia fascista, vediamo contrarsi ulteriormente le già esigue possibilità per un migrante di entrare legalmente in Italia, anche se rifugiato, anche se minore. La guerra ingaggiata dal nostro governo alle ONG, la “protezione speciale” e lo “Jus soli” non fa che prolungare ed aggravare la vergogna della legge Bossi-Fini e dei decreti Minniti sulla sicurezza.
Anche per queste ragioni Unione Popolare scenderà in piazza il 25 aprile, a fianco dell’ANPI, per la pace, l’accoglienza, il rispetto dei Diritti Umani e della Costituzione antifascista”.

UNIONE POPOLARE CIVITAVECCHIA