SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo dal sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei:
“Ormai “II Paese che vorrei” non sa più a chi Santo rivolgersi. Parliamo dei famosi PEBA (Piano per la eliminazione delle barriere architettoniche). Sin dal 2006 che è stato sancito per legge l’obbligo per i Comuni di dotarsi di un piano PEBA al fine di abbattere per quanto possibile le barriere architettoniche e dare così alla disabilità i diritti sinoad allora negati.
Per 12 anni Bacheca e compagni, hanno ignorato questa legge e nessun intervento è stato fatto a favore dei portatori di handicap.
Questa è la verità.
Arriviamo così al 2018 quando il Comune, ancorché dissestato, ha cominciato a chiedere finanziamenti per la redazione deI piano.
Ottenuti i finanziamenti, nel 2021 viene affidato l’incarico all’arch. Borruso di redigere il piano che abbiamo approvato nel 2023.
Quindi questa Amministrazione è la sola che ha approvato il piano e stiamo già reperendo le risorse per finanziare molte opere relative all’abbattimento di molte barriere architettoniche.
Questi i fatti.
Al di là delle chiacchiere del Paese che vorrei, il fatto è che noi abbiamo approvato il PEBA e gli altri no, ragion per cui la condanna non riguarda per il Comune il Sindaco Tidei bensì i Sindaci precedenti che nulla avevano fatto in questo settore.
Le chiacchiere stanno a zero”