SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo:
“Il Piano di Estinzione del Debito presentato dall’OSL dichiara un saldo positivo di 9.407.198,78 €. Un così rilevante risultato positivo, in una procedura di dissesto finanziario , autorizza a pensare che “forse” il Comune di Santa Marinella non era in una situazione così critica da dichiarare il default. Forse si potevano adottare altre misure previste dalla legge per i Comuni in stato di difficoltà finanziaria. Ad esempio la ” procedura di riequilibrio finanziario ” di cui all’art. 243 bis del TUEL .
Di fatto il consuntivo 2017 , deliberato dal Commissario Prefettizio , indicava un “risultato di amministrazione” NEGATIVO per euro 7.224.686,44 e veniva dato atto che il Comune non era strutturalmente deficitario, in base ai parametri di legge, e che i debiti fuori bilancio ammontavano a poco più di euro 11.000.
Gli eventi successivi, con la mancata approvazione del bilancio preventivo 2018 e la caduta dell’amministrazione del Sindaco Bacheca, drammatizzavano la situazione finanziaria. Così la nuova amministrazione del Sindaco Tidei che, in campagna elettorale, aveva enfatizzato le difficoltà finanziarie si è trovata in difficoltà per i tanti decreti ingiuntivi che arrivavano da creditori impauriti dalle troppe dichiarazioni di un imminente default. Lo spauracchio del default fu usato per screditare i precedenti amministratori, effettivamente rei di una gestione dissennata, a cui certo non intendiamo fare sconti. Anzi ricordiamo che la gestione finanziaria della giunta Bacheca è stata certamente deficitaria, afflitta – come sostenevano i Revisori dei Conti – dalla cronica difficoltà nelle riscossioni delle entrate tributarie ed extratributarie, dal costante ricorso all’anticipazione di tesoreria che invece dovrebbe rimanere misura straordinaria e dall’irregolare adempimento delle obbligazioni che ha generato aggravi di spese per interessi e oneri legali. Una gestione non felice che avrebbe dovuto scongiurare la conferma nella futura amministrazione dell’allora delegato al bilancio, Emanuele Minghella, che invece ritroviamo per non si sa quali misteriosi meriti come assessore della giunta Tidei.
Il costo del dissesto – di fatto – lo hanno pagato i creditori del Comune che sono stati liquidati al 60% di quanto dovuto e soprattutto i cittadini che dal 2018 in poi hanno pagato le imposte comunali , in particolare IMU e addizionale comunale IRPEF, alle aliquote massime previste dalla legge e con il taglio dei servizi a domanda individuale come mensa e scuolabus. Le casse comunali si sono sensibilmente rimpinguate tanto che il “risultato d’amministrazione ” del 2023 ammonterà a circa 30 milioni di euro. I toni da grande risanatore usati dal Sindaco nel suo comunicato sono totalmente fuori luogo.
Noi ringraziamo la OSL ed anche gli uffici comunali per l’ottimo lavoro svolto. Ci auguriamo, ora, che il primo atto amministrativo del Consiglio Comunale sia quello di ridurre le aliquote fiscali comunali ed auspichiamo che da oggi in poi si cambi pagina nelle politiche finanziare del Comune e che i Consiglieri tutti e soprattutto i cittadini vengano adeguatamente informati e coinvolti nelle scelte di utilizzo delle risorse pubbliche”
Coalizione Futuro