Ladispoli, Sindaco Alessandro Grando: “Anche Ladispoli ha detto sì alla nuova Provincia Porta D’italia”

LADISPOLI – Dopo Santa Marinella, Fiumicino e Civitavecchia anche il Consiglio Comunale di Ladispoli ha approvato l’istituzione della nuova Provincia Porta d’Italia.

“La caratteristica più importante di questo progetto ambizioso – ha commentato il Sindaco Alessandro Grando- è che non esiste un Comune dominante rispetto agli altri, come avviene comprensibilmente nella Città Metropolitana di Roma.

All’interno di questo Ente il peso specifico dei nostri territori è inconsistente se messo a confronto con la Capitale e non siamo nella condizione di incidere in maniera significativa nelle scelte di pianificazione e nella distribuzione delle risorse.

Con la nuova Provincia ci sarà quindi una diversa impostazione che garantirà autonomia, opportunità di crescita e pari dignità per ciascuno dei nove Comuni che ne faranno parte: Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino, Civitavecchia, Santa Marinella, Tarquinia, Allumiere, Tolfa e Monte Romano.

Inoltre, una provincia che può vantare sul suo territorio la presenza del porto di Civitavecchia, tra i più importanti del Mediterraneo, e dell’aeroporto di Fiumicino, il più scelto per gli spostamenti a livello nazionale con oltre 8 milioni di passeggeri annui, avrà un potere contrattuale non indifferente nei confronti della Regione Lazio e del Governo centrale.

Dispiace che la minoranza consiliare abbia votato contrariamente questa proposta, fatta eccezione per il Consigliere Trani.

Avere dei dubbi è legittimo ma, motivare la contrarietà ad un progetto di questa portata affermando che sarà solo un altro inutile carrozzone pubblico, vuol dire non aver compreso a fondo le motivazioni che hanno animato l’istituzione della Provincia Porta d’Italia.

Ed inoltre, ridisegnare i confini politici del nostro territorio non ci allontanerà di certo fisicamente alla Città di Roma, alla quale resteremo saldamente legati per storia, tradizione e nei rapporti lavorativi.

Se siamo arrivati a questa decisione è perché non siamo assolutamente soddisfatti di quello che i nostri territori ricevono dalla Città Metropolitana in termini di risorse e di considerazione.

Il nostro unico intento -ha concluso il Sindaco- è quello di migliorare la qualità della vita dei cittadini, investendo le risorse in maniera capillare per migliorare i servizi ad essi destinati, potenziare le infrastrutture e sviluppare l’economia locale, con ricadute positive anche in ottica occupazionale.

Con nuova Provincia Porta d’Italia questo sarà finalmente possibile”.