CSP, Civitavecchia Popolare: ” Alla prima occasione importante il Sindaco è tornato ad una delle peggiori vecchie abitudini”

CIVITAVECCHIA – “Civitavecchia Popolare ha apprezzato alcuni dei primi provvedimenti della nuova amministrazione ( no alla istituzione della provincia Porta d’Italia, salario minimo nei contratti comunali, revoca degli amministratori della CSP ), purtroppo però alla prima occasione di una importante decisione il Sindaco è tornato ad una delle peggiori vecchie abitudini, quella di nominare i propri amici di partito a consiglieri di amministrazione della CSP, società partecipata dal Comune al 100% del capitale sociale, che gestisce importanti settori della città ( raccolta rifiuti, servizi cimiteriali, farmacie, servizio OEPAC, trasporti pubblici, parcheggi, ecc.), senza alcuna competenza Alessio Gatti e Paola Rita Stella; peraltro la stessa presidente Francesca Romana Tomaselli è stata imposta dal PD romano.
Nel precedente comunicato del 24/7/24 Civitavecchia Popolare aveva già anticipato che la eliminazione dai requisiti dei candidati della laurea magistrale, prevista nei precedenti avvisi, per la nomina degli amministratori della CSP faceva pensare che il Sindaco o chi per esso aveva in mente chi nominare; ciò si è puntualmente avverato e concretizzato nei nomi indicati a suo tempo dalla stampa locale.
Un consiglio spassionato per non prendere in giro nessuno: la prossima volta il sindaco eviti la sceneggiata dell’avviso di interesse al quale hanno risposto ben 50 candidati e nomini subito chi vuole tanto è nelle sue facoltà; d’altra parte pur di sembrare irriverente, ma è semplicemente una battuta, anche l’imperatore Caligola nominò senatore il suo cavallo e ne aveva facoltà.”

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