CIVITAVECCHIA – Sulla tematica Asl interviene anche il consigliere comunale del Pdl Fabrizio Reginella, il quale si rivolge anche al Presidente Polverini per sottolineare le difficoltà in cui versa il sistema sanitario locale. “In questa estate di scandali legati alla politica nepotistica – afferma Reginella – non poteva mancare come ciliegina sulla metifica torta, quella dell’assunzione dorata all’Asl, dell’unto del Signore Don Rodrigo delle colline di Silver. Lo stesso finto moralizzatore – prosegue – che dagli studi di qualche emittente lancia strali, vituperi, contumelie dal sapore diffamatorio e della minaccia. Oggi dello stesso si sono perse le tracce, forse perché in vacanza in Grecia o in Egitto, a meritarsi il giusto riposo, dopo mesi di un’alacre attività politica, condita da riconoscimenti, ruoli, incarichi prestigiosi a molti suoi fidi, figli, parenti, chi più ne ha più ne metta. Tutto questo – spiega Reginella – in barba alle competenze, alla professionalità, ai meriti, a quel vulnus politico che dovrebbe sempre tendere al bene comune, all’interesse pubblico. Ma si sa, un posto da funzionario a 5600 euro al mese, al proprio sodale, per produrre il nulla è nel Dna di questi personaggi. Tace Don Rodrigo, Don Abbondio Squarcione non interviene e la cosa che ci lascia veramente interdetti è che con la stessa cifra, lo stesso emolumento, si sarebbe potuta acquisire al competenza professionale di un radiologo che avrebbe potuto in qualche modo implementare un reparto che definire sott’organico è una boutade. Soltanto nove straordinari addetti – continua Reginella – di cui una in maternità, diretti da un grande professionista quale il prof. Tagliaferri, autore di grandi prestazioni sia in termini di qualità che di numeri in prestazioni radiologiche, centinaia al giorno. Il vero scandalo non è soltanto l’assunzione del sodale di turno, ma il rilievo non contestato da nessuna delle canee mediatiche, che con un’altra assunzione si sarebbe potuta attivare quella funzione salvavita che è la risonanza magnetica nucleare. Ieri – afferma il consigliere comunale del Pdl – sono stato personalmente in ospedale e vedere il reparto di Radiologia così mirabilmente condotto, verificare i macchinari, i locali. Ebbene, un reparto ferito nell’impedimento delle sue prestazioni soltanto per mancanza di personale mi ha profondamente indignato. Per questo motivo – spiega – non mi comporterò come un pollo di Renzo qualsiasi, non sparerò sugli avversari politici corresponsabili di questa vergogna, ma farò un appello accorato al Commissario ad acta per la Sanità nel Lazio On. Renata Polverini. Presidente non dimentichi le promesse della campagna elettorale. Il piano di rientro del deficit non può essere applicato in maniera incondizionata per tutti. La nostra azienda sanitaria, mal condotta e pessimamente diretta per anni, allo stesso tempo è stata la meno finanziata, la più trascurata, la meno seguita. Il blocco delle assunzioni, del turn over, le mancate sostituzioni del personale in maternità sarebbero esiziali per l’intero sistema sanitario locale. Un territorio sacrificatosi da anni alle logiche regionali e nazionali sull’energia, sicurezza, giustizia e sviluppo. Caro Presidente Polverini, dimenticarsi del rafforzamento di Radiologia, di un moderno reparto di Pronto Soccorso all’ospedale San Paolo, sarebbe riproporre un film già visto, campagna elettorale, promesse, illusioni, vittoria, fuga. Sono sicuro che dall’alto del suo scranno – conclude Reginella – ma soprattutto del suo onore, tutto questo non avverrà. E mai un giorno si potrà attestare che per far quadrare i conti di un sistema, oltre all’acqua sporca sarà buttato a mare anche il bambino”.