CIVITAVECCHIA – Una situazione esplosiva quella all’interno dell’Ufficio Ambiente e Verde Pubblico, dove i dipendenti comunali sono in rivolta contro il Dirigente di settore e con i quali si schiera l’Unione sindacale di base che spiega le ragioni del loro profondo malessere. “La situazione venutasi a creare – dichiara la Usb Rdb Enti locali – è causata dalla mala-gestione del servizio e quindi i dipendenti, professionali e responsabili, non possono garantire i servizi ai cittadini perché vogliono lavorare in modo lecito, chiaro e rigoroso; nel corso degli anni, avvenuti tanti cambiamenti politici, diversi assessori e dirigenti, tra i lavoratori si era creato un team professionale di eccellenza che operava con competenza, buon senso, onestà e esperienza nella gestione oculata dei fondi; ora non è più così. Con tale dirigenza è venuto meno anche il rispetto dei ruoli professionali e delle persone e la chiarezza delle mansioni e delle responsabilità. Per 8 mesi il dirigente non ha affidato ai singoli dipendenti incarichi e servizi, attraverso elaborazione di Organigramma, sollecitati anche dal Direttore Generale. Anche dopo le mansioni assegnate il Dirigente ha continuato comunque ad affidare lavori, compiti e a scaricare posta a soggetti che hanno altre mansioni, senza competenza ed esperienza nello specifico campo, creando disorganizzazione e caos”.
Secondo il sindacato, inoltre, “è venuto meno il controllo rigoroso degli appalti e la verifica quotidiana della posta in entrata rimasta in giacenza per svariati mesi, anche atti di segnalazioni pericolosissime per l’utenza”, così come “sono venuti meno i servizi di primaria importanza, igiene pubblica, sfalcio erbe infestanti, riparazione giochi pericolosi nei parchi, lotta obbligatoria processionaria del pino, lotta obbligatoria del punteruolo rosso delle palme, potatura delle piante”. “Alcuni servizi – prosegue l’Usb Rdb – non possono essere eseguiti in tempo in quanto gli atti amministrativi da firmare restano fermi alla firma per mesi; in alcuni casi addirittura atti fermi; è notevolmente aumentato il numero delle lamentele e reclami vari di disservizi da parte dell’utenza e i dipendenti devono ogni giorno tacitare i cittadini imbufaliti e indignati che li additano come responsabili; accadono episodi anomali o ingiusti come il non riconoscimento sugli atti della propria firma e quindi con scarico di responsabilità ad altri; calunnie ad alcuni dipendenti senza alcun fondamento minando l’onorabilità e l’onesta degli stessi”. Infine l’ultima accusa, nei confronti del Dirigente, che userebbe “mezzi o strumenti di penalizzazione al salario dei dipendenti come per esempio la scarsa valutazione nelle schede per produttività, la eventuale progressione economica orizzontale, assegnazione specifiche responsabilità o addirittura con lettere di contestazione”.
Una lunga serie di motivi che ha indotto i dipendenti dell’Ufficio ambiente a chiedere il trasferimento del loro Dirigente.