CIVITAVECCHIA – Nel riflettere su tutto ciò che recentemente le testate locali hanno pubblicato sul problema connesso con la Centrale Enel, e tanto sulle iniziative quanto sulle dichiarazioni di alcuni personaggi politici in merito, mi sale alle labbra un amaro sorriso: dalle pieghe del decennio che si sta concludendo ed ha visto sorgere tale manufatto, degno per la filosofia tecnologica adottata, di una “location” da Jurassik Park, emergono nomi non nuovi nell’attuale, deprimente ed amorfo panorama politico locale.
Qualcuno ha mutato,in nome della poltrona, il proprio schieramento politico, qualcun altro non avendo dove andare é rimasto dove stava sperando di nascondersi nelle nebbie degli anni trascorsi dall’approvazione del progetto di riconversione a carbone della centrale, qualcuno ha dovuto abbandonare per sempre questa dimensione diretto verso i Campi Elisi, qualcun altro ancora ha dovuto abbandonare il campo per cause di forza maggiore.
Storie di piccoli uomini e di grandi scempi sociali ed ambientali di cui rendono conto i recenti rapporti di Greenpeace e della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio.
Io, purtroppo, non sono disposto a dimenticare coloro che hanno giocato, non ho mai capito in nome di chi e di che cosa, con la mia pelle e con quella di tutti i contribuenti.
I nomi di questi benefattori li ricordo tutti, con il loro schieramento politico dell’epoca: De Sio Alessio(Fi) ,Berardozzi Giusppe (Fi), Cecchi Anita (An), Coleine Manrico (Ds), Cosimi Mauro (Prc), De Paolis Sandro (Sdi), Di Marco Luigi (Fi), Giganti Simone (Ds), Grassi Franco (Ds), La Camera Claudio (An), Magliani Flavio (Ds), Marsili Graziano (Nuovo Psi), Passerini Roberto (An), Petrelli Vittorio (Lista “Per Civitavecchia”), Ranieri Mauro (Fi), Roscioni Leonardo (Fi), Solinas Renato (Fi), Vitali Dimitri (An), Zappacosta Enrico (An).
Si evince dalla lista che i personaggi che votarono per la riconversione a carbone furono 10 per la maggioranza ed 8 per la minoranza: un bel colpo per l’Enel che fece un “en pleine” ed un pessimo affare per la città!
Molti di questi nomi girano ancora oggi sulla stampa che riporta, sempre a caratteri cubitali, i loro interventi tutti tesi a garantire (bontà loro) ai contribuenti, “ora” come “allora”, una sana, corretta ed equa gestione della “res publica”(sic!): “vieni avanti cretino!” avrebbe detto oggi il fratello intelligente della coppia d’avanspettacolo dei fratelli De Rege .
Allora, per non consegnare anche questo capitolo della storia cittadina ai “Gendarmi della Memoria”, rivolgo un duplice appello: il primo a tutti i contribuenti affinché versino 1 euro, presso la Tesoreria Comunale, per la realizzazione di una Targa commemorativa con i nomi di tutti coloro che approvarono il progetto, targa da apporre su apposita stele in Piazza del Pincio.
Il secondo al Signor Moscherini affinché denomini una strada della città “ Via dei Nuovi Carbonari Civitavecchiesi della Vendita Enel”: che resti, in tal modo, eterna, imperitura ed indelebile memoria di quanti, con il loro sacrificio politico e disinteressatamente sia chiaro, contribuirono allo sviluppo economico della città ed al benessere dei cittadini.
Sig. De Sio, nell’ottica di un corretto “unicuique suum” ovvero di un “a ciascuno il suo”, ho voluto fare l’appello di quanti con Lei concorsero, in forma disinteressata, lo sottolineo, a rendere più vivibile l’ambiente ed a salvaguardare la salute dei cittadini.
Gabriele Pedrini – Segretario federale Fiamma Tricolore