TARQUINIA – Siamo stanchi di vedere trattato male il nostro mare, basta con lo scempio ambientale a cui siamo costretti, ormai da anni.
Dopo aver passato un’estate a preoccuparci dello stato del nostro mare e dei venti e maree che portavano a chi più a chi meno acque poco limpide, quando andava bene, è giunta l’ora di tirare fuori una strategia di difesa della nostra costa per la nostra salute e per l’economia di tutta la città.
Ieri pomeriggio l’ennesimo oltraggio al nostro mare, catrame!
Catrame in grande quantità portata dall’alta marea, di venti sciroccali,provenienti da sud, di un settembre, ormai alla fine della stagione balneare ma non per questo non praticabile da bambini e bagnanti.
Una famiglia di stranieri mi ha fatto vedere i loro asciugamani e i loro piedi, pieni di catrame!
Mi sono scusata con loro, per forza,a nome anche dei veri colpevoli, ma diavolo che rabbia.
Perché nessuno difende il nostro mare?
Perché nessuno difende il nostro territorio dalle nefandezze di scarichi industriali, oleodotti? Navi cisterna in manutenzione straordinaria?
La verità è che nessuno mai ci spiega da dove viene l’inquinamento, di chi sono le responsabilità.
I turisti questo non possono sopportarlo ed è certo che non possiamo costringerli.
E noi, perché dovremmo subire sempre, accontentarci di essere il bidet, di comuni limitrofi che non rispettano l’ambiente ed il mare!
Il fiume Marta è un corso d’acqua su cui insistono molti depuratori, perché non sono tutti perfettamente funzionanti, dimensionati per non creare sversamenti e disfunzioni, maleodoranti e di colori inquietanti?
Nel Novembre 2009, la Regione Lazio aveva messo in piedi uno strumento eccezionale, una task force ambientale per il risanamento del fiume Marta, che fine ha fatto?
Nei verbali degli incontri che si sono succeduti fino a ridosso delle elezioni Regionali e Provinciali ci sono tutti i motivi di preoccupazione che angosciano da anni operatori balneari e residenti,il fiume ha bisogno di essere risanato urgentemente.
Con gli occhi sgranati abbiamo appreso direttamente dalla voce dei sindaci dei comuni del comprensorio intorno al lago di Bolsena, fino ad arrivare alla foce che i depuratori sono insufficienti e su cui si chiedeva urgentemente un intervento della Regione.
Cari cittadini dobbiamo salvare il nostro fiume Marta da tutti i loro nemici, dall’incuria degli amministratori e dalla devastante quantità di scarichi non depurati o appartenenti a depuratori malfunzionanti.
Alcune località non hanno neanche il depuratore, ma le acque fognarie finiscono comunque nel nostro Marta e nel nostro mare, questa è una vergogna insopportabile.
Presidente di Regione, di Provincia ed amministratori locali, se ci siete battete un colpo, magari rimettendo in campo il tavolo della task force ambientale e metterlo tra le priorità del prossimo inverno.
Noi cittadini non dobbiamo mai smettere di inorridire ogni volta che vediamo catrame sulla spiaggia o divieti di balneazione, non abituiamoci a subire le nefandezze compiute contro il nostro ambiente, contro il nostro mare, facciamolo per i nostri figli che hanno diritto ad un mare e ad un fiume pulito.
Marzia Marzoli – Presidente Sindacato Italiano Balneari Tarquinia