LADISPOLI – Confusione, stupore e proteste a Ladispoli per un marchiano errore sui bollettini relativi alla Tarsu inviati in questi giorni dal Comune. Per un disguido tecnico, infatti, al posto della voce “addizionali” è stata riportata sul cedolino la voce “sanzioni”, mandando in fibrillazione più di un cittadino.
“Vogliamo immediatamente rassicurare i cittadini – ha detto l’assessore ai tributi, Giovanni Crimaldi – non si tratta assolutamente di una sanzione ma di un mero errore di stampa dovuto al trasferimento di un file dagli Uffici tributi del comune alla Banca Popolare di Milano che si occupa della Tesoreria del Comune. L’importo complessivamente richiesto, quindi, corrisponde perfettamente con quanto effettivamente dovuto che scaturisce dall’applicazione della tariffa a metro quadro aumentata dell’addizionale di legge”.
“Inoltre – ha proseguito Crimaldi – la voce “addebito” di un euro che compare sui Mav è dovuta alla convenzione che il Comune di Ladispoli ha sottoscritto con la Banca Popolare di Milano che ha permesso da una parte all’amministrazione un risparmio di circa centomila euro e dall’altra ai cittadini il risparmio di 20 centesimi sul costo del bollettino. Da quest’anno, infatti, il Comune è passato alla riscossione diretta dei tributi ed in particolare della Tarsu che ammonta a 5.631.489 euro: nel 2009 la riscossione avveniva tramite Equitalia per un aggio a favore della società del 2% che comportava una spesa di 112.630 euro a carico del comune. La convenzione con la Banca Popolare di Milano, invece, costa 13.000 euro e i cittadini possono pagare la tassa a qualunque sportello bancario senza ulteriori oneri di spesa se non l’euro già quantificato nel Mav. Si ribadisce infine che le scadenze saranno 30 settembre 2010 e 30 novembre 2010”.
Per maggiori informazioni i cittadini possono rivolgersi all’Ufficio tributi allo 0699231415 o inviare una mail a ufficio.tributi@comuneladispoli.it o giovanni.crimaldi@comuneladispoli.it.