CIVITAVECCHIA – Da osservatore molto interessato dello scenario politico locale, ma che non appartiene però ad alcuna tifoseria, posso solo aggiungere che la qualità del complesso della politica locale ha finalmente toccato il fondo e sancito il fallimento di un modello di amministrazione e del “fare politica” che per fortuna, ciclicamente ormai da secoli, crolla sotto il peso dei propri errori, della crisi sistemica che ha provocato, e dello schifo che la gente, storicamente molto distratta dai propri affari, all’improvviso riscopre per i comportamenti da basso impero e per i costi che alla fine è chiamata a pagare.
Questo sta avvenendo inesorabilmente anche a livello nazionale, e posso solo augurarmi che coloro che verranno chiamati ad offrire un’alternativa, si rendano conto che l’ unica percorribile è quella di un rinnovato rapporto tra la moralità e la cultura di un compito, quello politico, che non può continuare ad essere confusa con consorteria tribale e promozione di interessi, magari nuovi interessi.
Per altro la città è dilaniata, contaminata da gravi infiltrazioni criminali, e non resta molto da mettersi in tasca. Chi ha ambizioni politiche nel segno del rinnovamento si faccia una passeggiata per la città con gli occhi di uno straniero e sappia cogliere i segni del disastro, nei luoghi, nei comportamenti della gente, nell’alienazione dei giovani. Ci pensi, prima di impegnarsi perché il compito è arduo e non verrà risolto con approssimazioni e congreghe, ma solo con rigore e riconoscimento del merito reale.
Allora si che io, e molti come me, faranno il tifo e molto di più.
Angelo Fanton