La meditazione aiuta a contrastare la depressione nei malati di sclerosi multipla. E’ il risultato di uno studio condotto dal Dottor Paul Grossman dell’Università di Basilea, che ha tenuto sotto osservazione per due mesi 150 pazienti dividendoli in due gruppi: un primo sottoposto a cure tradizionali, un secondo impegnato in sedute di meditazione e tecniche di rilassamento. I risultati dello studio hanno accertato, al termine dei due mesi, che i pazienti dediti alla meditazione hanno migliorato la loro condizione psico-fisica in termini di stanchezza, ansia e depressione, sintomi tipici della sclerosi multipla. Le tecniche di rilassamento si rivelano quindi validi strumenti per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Importanti risultati sono giunti anche da un altro studio, effettuato stavolta dalla Professoressa Maria Pia Amato dell’Università di Firenze, che ha concentrato le sue ricerche sulla sclerosi multipla infantile, appurando come nei bambini colpiti da questa malattia risultino maggiormente colpite le funzioni cognitive rispetto a quelle motorie, con evidenti maggiori possibilità di avere più problemi di memoria, di linguaggio, d’attenzione e di un più basso quoziente intellettivo. In questo caso lo studio ha interessato 63 bambini affetti da sclerosi per un periodo di due anni, al termine dei quali si è riscontrato come il 70% di loro ha mantenuto invariate le capacità motorie ma ha visto per l’appunto peggiorare sensibilmente quelle cognitive.