CIVITAVECCHIA – C’è attesa e fibrillazione per la manifestazione indetta dalla Cgil Fiom in programma domani a Roma. Un appuntamento che si sta caricando di significati ed a cui convergeranno diversi spezzoni della società civile: sindacati, lavoratori, studenti, pensionati, precari ecc. Uniti nella difesa di quelli che sono ritenuti diritti conquistati a caro prezzo ma sotto attacco da parte dell’alleanza potere industriale-potere politico. Esemplare in questo caso quanto avvenuto a Pomigliano d’Arco con un accordo contrattuale separato siglato da Fiat e Cisl-Uil in deroga al contratto collettivo nazionale di lavoro. E proprio dai fatti di Pomigliano, con il referendum interno ai lavoratori che ha visto inaspettatamente il 40% dei dipendenti rifiutare l’intesa e il licenziamento di tre lavoratori successivamente reintegrati dal Giudice del lavoro, ha preso corpo l’idea della manifestazione di domani che sta registrando corpose adesioni da tutta Italia.
“Quella di domani a Roma sarà una delle più grandi manifestazioni della storia del nostro Paese – afferma il Segretario generale della CdLT di Civitavecchia Cesare Caiazza – Promossa dalla Fiom, per il lavoro ed i diritti, dopo i durissimi ed inaccettabili attacchi di Fiat, Federmeccanica e Confindustria, è divenuta subito una manifestazione sostenuta da tutta la Cgil, alla quale parteciperà l’intero mondo del lavoro ed i pensionati. Sarà, inoltre, una manifestazione ricca nella quale confluiranno l’insieme ‘dei movimenti e la protesta’ della parte migliore del Paese che vuole lottare contro le ingiustizie e per contrastare la deriva autoritaria dettata dal berlusconismo. Dai precari della scuola, dell’università e della ricerca, insieme con gli studenti, i genitori ed il personale di ruolo, protagonisti di una battaglia di civiltà in difesa dei diritti all’istruzione, al sapere, al futuro del Paese; giovani, disoccupati e precari che chiedono lavoro stabile e di qualità; il popolo viola in difesa della Costituzione e della democrazia, di un’informazione democratica e pluralista fortemente menomata e sotto violenti attacchi come, in ultimo, dimostra la vicenda Anno Zero”.
Ma la tensione, alla vigilia della manifestazione, è sicuramente alta. Soprattutto all’indomani di quanto affermato nel corso della trasmissione “Porta a Porta” dal Ministro Roberto Maroni che ha parlato senza mezzi termini del rischio di incidenti e aggressioni causati da infiltrati ed estremisti.
“Un tentativo patetico di disincentivare alla partecipazione – lo bolla Caiazza – Il Ministro degli Interni che, in quanto a fiuto ed intuizioni rispetto a ‘rischi per l’ordine pubblico’ non pare proprio un campione (come dimostrano i recenti fatti legati alla partita di calcio Italia-Serbia) in questa circostanza, senza fornire alcun riscontro probatorio, azzarda pronostici su ‘infiltrazioni’ e possibili ‘disordini’. Neanche queste ‘macabre e sconsiderate previsioni’ terranno a casa le centinaia di migliaia di uomini e donne che domani scenderanno in piazza. Il metodo utilizzato dal ministro, semmai, rappresenta un motivo in più per manifestare, democraticamente e civilmente, come ha sempre fatto e continuerà a fare la Cgil, al fine di affermare il cambiamento sociale e politico del quale il Paese ha sempre più urgente bisogno”.