CIVITAVECCHIA – Fumo denso e grigio, raggelante e mortifero alla sola vista, esce ininterrottamente dal camino di Torre Valdaliga Nord da circa 24 ore. Esce in realtà, con brevi pause, da diversi giorni, come denunciato e documentato dal Dottor Marco Di Gennaro lo scorso 31 dicembre. Una cappa visibile da ogni parte della città che, tranquillamente, prosegue soporifera la sua indifferente vita, come se nulla fosse. E il “carbone pulito”? E i famosi “filtri a manica” che garantivano una migliore qualità dell’aria? Quante volte le abbiamo sentite queste beffarde parole dai grandi dirigenti Enel, dall’ex Sindaco De Sio, dagli imprenditori, da Cna e Federlazio, da tutti i sostenitori del carbone che per anni e anni, come una cantilena, ci hanno ripetuto a pappagallo queste amorevoli rassicurazioni? L’inganno ora è svelato. E il silenzio è tombale. Tace l’Enel, e ci mancherebbe, tace l’ex Sindaco De Sio, che di fronte alle garanzie che lui per primo diede alla città dovrebbe spaccare mare e monti di fronte alla evidenza dell’inquinamento, tacciono i consiglieri comunali che votarono la riconversione. Di chiedere scusa non se ne parla. E tace tutta l’Amministrazione comunale, capace di preoccuparsi di non poter raccogliere ferlenghi a Tarquinia, tanto da scatenare una guerra a colpi di carta bollata con tutte le istituzioni, ma totalmente indifferente di fronte ai fumi inquinanti della centrale. Esiste un Sindaco in questa città? Esiste un Assessore all’Ambiente? Esistono Assessori e Consiglieri? Volete davvero farci credere che in queste 24 ore nessuno abbia messo il naso all’insù, alzato la testa e visto la nube tossica che fuoriesce da Tvn? Possibile davvero che nessuno ha visto niente? Una classe di amministratori assolutamente cieca. Il Primo cittadino, che non ha esitato ad ordinare il fermo della centrale dopo la tragica morte di Sergio Capitani, cosa aspetta ad emetter analoga ordinanza di urgenza? Bisogna pensare che stavolta non ci sono i media nazionali, come accaduto con Capitani, ad offrirgli un po’ di visibilità e notorietà? Perché anche adesso non mostra i muscoli con l’Enel? Domande e appelli che sono come richieste di aiuto di una mosca nel deserto. Gli unici commenti che si sono sentiti in questi giorni sono state le parole di ringraziamento di qualche politico all’Ing. Ruggeri dopo il suo trasferimento agli uffici Enel di Roma; quell’ingegnere che, come tutti i vertici Enel, all’epoca della riconversione rilasciò interviste rassicuranti sul carbone contribuendo a convincere i civitavecchiesi sulla bontà di quello che oggi la centrale sputa nei polmoni dei cittadini. Qualcuno gli dice anche grazie, per quattro panchine e due fioriere regalate alla città. A quanto pare è riuscito a convincerci proprio bene. Per favore, qualcuno ci salvi.
Marco Galice