CIVITAVECCHIA – C’è grande preoccupazione tra i cittadini per la nube di fumo nero che ha avvolto il cielo cittadino dopo l’incendio divampato questa mattina nella centrale Enel di Torre Valdaliga Nord. Numerose le email giunte in redazione per avere notizie circa la possibile emissione nell’atmosfera di sostanze tossiche. Tanto che la stessa Arpa è prontamente intervenuta con una squadra di tecnici esperti in materia di aria, acqua ed impianti, al fine di monitorare in maniera quanto più completa possibile le eventuali ricadute ambientali del fumo. Lo stesso Commissario straordinario dell’Agenzia, avv. Corrado Carrubba, si è recato in loco per verificare personalmente la situazione e coordinare le azioni. Responsi ufficiali da parte dell’Arpa ancora non ce ne sono ma a tranquillizzare la popolazione è intervenuto il Consigliere comunale delegato ai rapporti con l’Enel Luigi Di Marco che ha smentito qualunque rischio per la salute: “Abbiamo effettuato un lungo sopralluogo nella centrale unitamente a Vigili del Fuoco, Arpa e Asl, alla presenza peraltro del Procuratore Amendola, e possiamo rassicurare la popolazione garantendo che non ci sono rischi per la salute. Il fumo dell’incendio è stato provocato dalla sola combustione di olio e non risulta alcuna dispersione di sostanze tossiche. Sulle cause dell’esplosione e del rogo siamo invece in attesa di risposte”.
E richieste rapide di chiarimenti sull’accaduto vengono avanzate da più parti. In primis i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che in una nota congiunta diramata in tarda mattinata chiedono all’Enel di essere tempestivamente per essere informati sulla vicenda. “Cgil, Cisl e Uil – si legge nella nota – ritengono prioritario l’impegno per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori e dei cittadini del territorio. L’episodio di questa mattina, che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi e drammatiche, comporta comunque problemi ambientali rilevanti in ragione dei fumi legati alla combustione dell’olio contenuto nel trasformatore che si è incendiato. Tale episodio deve costituire un campanello di allarme (da ascoltare attentamente) capace di indurre al massimo impegno per rimuovere tutte le possibili condizioni di rischio e di pericolo nel funzionamento dell’Impianto”.
Sulla stessa linea il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, che afferma: “E’ importante che in questa fase vi sia la massima trasparenza sulle cause e sulle conseguenze dell’incendio. La popolazione è sensibilmente scossa e preoccupata per un incidente che teme possa avere ripercussioni sull’ambiente e sulla salute. Per evitare quindi allarmismi e consentire alle autorità di indagare su quanto accaduto è indispensabile assicurare la massima prudenza e la massima informazione ai cittadini. In questo senso il Sindaco, in qualità di responsabile per la salute dei cittadini, giochi un ruolo centrale, ponendosi a garanzia della massima trasparenza. Un primo passo per la tranquillità di tutti è quello di lasciare la centrale chiusa fino a quando non venga fatta chiarezza, in modo particolare sulle conseguenze dell’incendio, sperando che davvero non vi sia nulla da temere per la città e il suo comprensorio”. (foto di Giuseppe Ibelli)