CIVITAVECCHIA – La cronaca di una notte di ordinaria follia descritta dall’avvocato Luca Scotto non è certo piacevole. Sarei, però, più cauto sulla diagnosi delle cause sulla quale, per deformazione professionale, facendo il medico, mi soffermerei un po’ di più anche perché, da una giusta diagnosi, dipende la giusta cura. Non credo, infatti,che possa ridursi alla scarsa educazione data dai genitori o ai fiumi di droga la causa di tutto ciò, né ritengo che la sicurezza possa venire dall’instaurarsi di uno stato di polizia. I giovani soffrono oggi le conseguenze di un grave disagio sociale che attraversa l’Italia, e non solo, e del quale essi sono la categoria più colpita anche perché la più fragile. Un disagio sociale che deriva dalla perdita di valori etici e morali di riferimento in una società, di cui tutti facciamo parte, e che vede nel solo denaro un valore assoluto a cui sacrificare ogni altra cosa compresa la propria dignità. Un disagio che nasce da una confusa situazione politica nella quale si continuano a perseguire interessi personali senza preoccuparsi di creare sviluppo ed occupazione. Ecco allora la disoccupazione giovanile al 30%, ecco la mancanza di prospettive, ecco il rischio di una perdita di identità perché non si ha un ruolo. L’incertezza del presente e la sfiducia per il futuro sono pesi intollerabili da sopportare ai quali si può rispondere con l’indignazione (vedi anche gli indignados spagnoli) o con il progressivo rifiuto di identificazione con una qualsivoglia istituzione sociale. La droga, il gruppo, la violenza possono allora diventare strumenti per riempire un vuoto non facile da sopportare in un società che sta diventando sempre meno solidale e nella quale l’altro non è più visto come il prossimo ma come un nemico. Io credo che la famiglia, pur in mezzo a tante difficoltà, rimanga ancora un saldo punto di riferimento valoriale e d anche economico, ma la famiglia da sola non può farcela. La società, ed in primis la politica, devono restituire ai giovani, insieme alla speranza, la voglia di impegnarsi perché essi sono la vera ricchezza della nazione. Diamo loro opportunità di lavoro e di crescita personale, spazi e mezzi che non reprimano ma permettano di esprimere tutta la loro energia come creatività e non come violenza. Il compito non è facile e richiede l’impegno totale e continuo di tutti, ma l’obiettivo è esaltante: una società migliore.
Dott. Marco Di Gennaro