CIVITAVECCHIA – Non c’è alcun rischio chiusura per il Tribunale di Civitavecchia. Ad affermarlo è l’On. Pietro Tidei che smentisce seccamente le dichiarazioni del Capogruppo Pdl in Consiglio comunale Dimitri Vitali, definendo ingiustificato il suo allarme.
“In nessun decreto e in nessuna legge o atto del Parlamento è prevista la chiusura del Tribunale di Civitavecchia – afferma il deputato del Pd – Nella manovra finanziaria ultima invece c’è scritto che in ogni provincia dovrà trovare allocazione un tribunale. Ma ciò non vale, come risulta dagli atti parlamentari (discussioni in Commissione Giustizia) per le grandi aree metropolitane dove i tribunali saranno sicuramente più di uno. Già oggi il Tribunale di Roma è il tribunale più grande d’Europa. In caso di un improbabile accorpamento diventerebbe il tribunale più grande del mondo. E ciò francamente non mi pare possibile. Tra l’altro Civitavecchia e Fiumicino oggi costituiscono le due principali porte di accesso su Roma se non addirittura per l’Italia. E quindi, sarebbe l’ultimo tribunale ad essere soppresso secondo elementari principi di ragionevolezza”.
Se poi, per assurdo, la chiusura dovesse davvero concretizzarsi, Tidei ricorda a Vitali che “la colpa sarebbe solo ed esclusivamente del Suo Presidente del Consiglio, del Suo Governo e del Suo partito cioè il Pdl”.
Il problema vero, rimarca, è invece la cronica e preoccupante assenza di personale che rischia di allungare oltre misura i tempi della giustizia a Civitavecchia. “Se un consiglio straordinario si dovesse fare lo si faccia sulle critiche al Governo per aver massacrato la giustizia in Italia, (Civitavecchia compresa) per favorire esclusivamente gli interessi di Berlusconi. Su queste e altre questioni – conclude Tidei – ivi compresa l’assenza cronica e strutturale del personale al Tribunale di Civitavecchia, il sottoscritto è ancora in attesa di ricevere risposte concrete in Aula da parte del Governo”.