CIVITAVECCHIA – “La misura è colma”. Con queste parole la Cgil CdLT di Civitavecchia sfoga tutta la propria insofferenza nei confronti del Sindaco Moscherini la cui condotta nelle relazioni sindacali viene giudicata ormai inaccettabile. Goccia che ha fatto traboccare il vaso la convocazione per domani in merito ai Piani socio-sanitari di Zona del Distretto F1 i cui termini di presentazione scadono domani. Un lasso di tempo troppo breve per una reale concertazione dei Piani che il segretario Caiazza si dice a questo punto indisponibile a ratificare senza alcuna discussione preventiva. “Anche perché – afferma – ormai sono una fotocopia di quelli degli anni precedenti, non adattati rispetto ai cambiamenti intervenuti nel tessuto economico e sociale del territorio”. “Sottolineiamo invece positivamente l’accordo – prosegue – intervenuto nell’ambito di una ultima riunione svoltasi la passata settimana, sui Piani del Distretto F2 che riescono, complessivamente, anche attraverso la valorizzazione della concertazione con le parti sociali, ad essere al passo con i tempi, con le esigenze ed i bisogni della collettività. Questo dimostra come, la disponibilità al confronto può portare ad ottenere risultati utili non per il Sindacato o per le Istituzioni bensì per tutti i cittadini a partire da quelli con maggiori difficoltà, disagi e problemi di inclusione sociale. Quella disponibilità al confronto che il Sindaco di Civitavecchia continua a negare alle Organizzazioni Sindacali per scelta ‘ideologica e pregiudiziale’ finendo per determinare, di volta in volta, forti tensioni sociali”.
La Cgil aspetta infatti ancora una risposta alla richiesta di incontro, formalizzata il 19 luglio scorso, per affrontare i temi connessi al rispetto degli accordi, sottoscritti nel 2009 anche dal Sindaco Moscherini, inerenti a percorsi di ricollocazione lavorativa dei dipendenti dello Stabilimento Italcementi di Civitavecchia che il prossimo 31 dicembre vedranno cessare anche la “cassa integrazione”.
“Nel mentre – prosegue Caiazza – il Sindaco, che non trova tempo per discutere con i Sindacati sui Piani Sociali di Zona, sul tema dei lavoratori dell’Italcementi e su tanti altri temi, trova il tempo ed il modo di interferire pesantemente su una trattativa sindacale in corso tra Argo e OO.SS. determinandone l’interruzione.Infatti, la passata settimana ci siamo trovati di fronte ad una bizzarra e pittoresca azione del Sindaco che ha preteso di parlare direttamente con i lavoratori ‘addetti alla sosta’ senza i rappresentati sindacali impegnati nel proseguo della trattativa, avviata nel mese di luglio u.s., sui temi connessi agli orari di lavoro e all’inquadramento contrattuale.
Un tentativo, sufficientemente esplicito, di esautorare il ruolo del Sindacato attraverso pratiche di ‘democrazia populista’, che si configurano come vera e propria “attività antisindacale” e che impediscono la soluzione dei problemi come dimostra, anche ma non solo, il mancato aumento dell’orario di lavoro dopo la stabilizzazione dei lavoratori addetti al verde pubblico”.
La conclusione di Caiazza sembra più che un semplice avvertimento. “Per l’ennesima volta, chiediamo al Sindaco di cambiare rotta nel rapporto con il Sindacato per non costringerci, in ragione di una misura ormai colma, a promuovere uno scontro sociale durissimo”.