CIVITAVECCHIA – E’ il popolo che non piace a Berlusconi e a Marchionne, quello che ha risposto all’appello della Fiom e della Cgil, sceso quest’oggi in piazza in maniera pacifica e composta per esigere una politica industriale in grado di sostenere l’occupazione, in difesa del Contratto Nazionale di Lavoro, contro l’articolo 8 della manovra economica del Governo, per il lavoro ed i diritti.
Altissima è risultata l’adesione allo sciopero promosso dalla Fiom nei gruppi Fiat e Fincantieri, in altre aziende in crisi, tra i metalmeccanici del Lazio chiamati, tutti, all’astensione dal lavoro per l’intero turno.
Decine di migliaia le presenze alla manifestazione nazionale, in una Piazza del Popolo colorata di rosso, conclusa dai comizi del Segretario generale della Fiom, Maurizio Landini e della Segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso. Folta e visibile anche stavolta è la presenza della Fiom e della Cgil di Civitavecchia.
“Questa straordinaria giornata di lotta ha rappresentato, anche, la più incisiva ed adeguata risposta ai pochi gruppi di violenti e facinorosi che, sabato passato sempre a Roma – commentano il segretario generale della Cgil di Civitavecchia, Cesare Caiazza, e quella della Fiom, Elsa Bertero – hanno rovinato una straordinaria manifestazione, segnata prevalentemente dalla partecipazione di centinaia di miglia di giovani che rivendicavano legittimamente un futuro diverso e migliore. Una risposta pure a quanti, a partire dal Sindaco Alemanno e dal Ministro Maroni, intendono utilizzare quelle violenze per restringere i spazi di democrazia e di partecipazione, per limitare il diritto costituzionale alla protesta e alle manifestazioni”.