CIVITAVECCHIA – Si è svolta ieri la conferenza di presentazione del “Polo per l’alternativa”, l’aggregazione politica che si presenta di fatto come il terzo polo in vista delle prossime elezioni amministrative. A presiedere l’incontro con la stampa Stefano Schiavi e Daniele Ceccarelli di Fli, Mirko Mecozzi dell’UdC e Antonino Linardi , eletto da pochissimi giorni coordinatore cittadino dell’MpA. Una alleanza di fatto già sancita nelle scorse settimane con reciproci e ripetuti attestati di stima tra le parti.
A fare gli onori di casa Mirko Mecozzi, il quale ha tenuto a precisare come quello proposto sia un progetto “distinto e distante” dall’attuale scenario politico civitavecchiese che “ha portato la città nel baratro” e che ad emergenze come quella abitativa ha dato risposte insufficienti “come le casette di legno”.
Mecozzi ha affrontato poi la sua situazione di “consigliere d’opposizione in un partito di maggioranza”. “L’UdC ancora non scioglie le sue riserve su Moscherini e la sua maggioranza – ha sottolineato – io mi sono preparato per un congresso, appena i vertici romani daranno il via libera spero che tutto il partito di Civitavecchia segua le indicazioni nazionali di un polo alternativo ai due schieramenti”.
Schiavi ha invece ricordato l’inefficacia della politica locale in questi anni. “In dieci anni che sono a Civitavecchia abbiamo cambiato tre sindaci di vari colori e di risultati se ne sono visti pochissimi”, soprattutto ad allarmare sono la disoccupazione a livelli record, nonostante la nostra sia “la seconda città del Lazio dopo Roma in ordine d’importanza, per via del polo energetico e del porto”.
Linardi punta invece sui giovani, “l’autentico motore della nostra città e della nostra associazione: è soprattutto a loro che ci rivolgiamo per questa avventura, noi ci poniamo in mezzo a due giganti della politica locale, per questo abbiamo bisogno di appoggio reale”.
Per Ceccarelli, infine, la nascita del polo dell’alternativa è sintomatico della necessità avvertita di una vera e propria “operazione verità in vista delle elezioni”. “La necessità di una politica trasparente – ha rimarcato -ci ha portato ad incontrarci per iniziare questo percorso di alternativa, distante e distinto, anche nei comportamenti, a cominciare dal non imbarcare trasformisti e presentarsi in maniera credibile come il nuovo”.