CIVITAVECCHIA – Incontro tra il Presidente dell’Autorità portuale Pasqualino Monti e la Uil Dogane di Lazio e Abruzzo, rappresentata dal Segretario Regionale Virgilio Tisba. Sul tavolo alcune problematiche logistiche esistenti nell’Area di temporanea custodia dei container, presso la banchina 25, gestita dalla Società Roma Terminal Container ed illustrate dallo stesso Tisba.
“Le problematiche – ha spiegato – nascono dall’assenza di strutture idonee ad assicurare il corrente e sicuro svolgimento dei controlli doganali sulle merci contenute nei container, e le difficoltà che scaturiscono da tale situazione comportano, malgrado la buona volontà dei funzionari doganali, il rallentamento dello sdoganamento delle merci, provocando disagi agli operatori doganali che devono tenere conto delle esigenze commerciali dei loro clienti e che, in tale ottica, talvolta decidono di dirottare i traffici presso altri scali più organizzati, dove riescono a contenere meglio i costi e a velocizzare i tempi di sdoganamento”.
In tal senso la Dirigenza dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia ha più volte sollecitato la realizzazione di adeguate strutture da parte della società gestore dell’Area. “In particolare – spiega Tisba – risulta di vitale importanza l’adeguamento della tettoia attualmente posta a copertura dello scanner utilizzato per le scansioni dei container, che a causa delle ridotte dimensioni non protegge l’apparecchiatura dalla pioggia, con conseguente interruzione dell’energia elettrica. Altra necessità ormai improrogabile, è quella di organizzare l’area dei controlli fisici alle merci contenute nei container; in questo spazio, al momento, c’è una tettoia che non ripara né dalla pioggia né dal sole, considerando che la merce da estrarre non si può deteriorare facendola bagnare, e che d’estate i container si infuocano, raggiungendo temperature proibitive che più di una volta hanno provocato malori al personale addetto alle operazioni di scarico. Inoltre manca del tutto un sistema di illuminazione dedicato, e un magazzino per la custodia delle merci estratte dai container, nel caso di un’eventuale momentanea interruzione del controllo”.
Di fronte a questo quadro Monti ha assicurato alla delegazione sindacale la propria disponibilità a verificare la situazione e all’attuazione di quanto necessario per la risoluzione dei problemi.
Nel corso dell’incontro il sindacato ha anche chiesto lumi al Presidente dell’Authority circa la presenza, nelle immediate vicinanze della nuova sede dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia, di un bacino di raccolta delle acque provenienti dal depuratore di Fiumaretta, che, a causa delle frequenti esalazioni maleodoranti, desta preoccupazioni per la salute del personale doganale.
Sotto questo aspetto Monti ha chiarito di avere già predisposto una adeguata assegnazione di fondi per la bonifica e la regolare manutenzione dell’impianto, considerandone quindi già avviata la definitiva risoluzione.