CIVITAVECCHIA – Trenta milioni di euro da subito spendibili, che sarebbero una formidabile boccata di ossigeno per le imprese e l’occupazione cittadina, “bloccati dall’insensata e ottusa volontà del Sindaco Gianni Moscherini e di una maggioranza connivente”.
L’accusa arriva dai Sindacati Cgil Filctem, Flaei Cisl e Uilcem che invocano l’immediato sblocco dei fondi messi a disposizione dall’Enel nell’ambito delle opere di compensazione previste con la riconversione a carbone di Tvn. Tra queste, come noto, la realizzazione del famoso bosco di 40 ettari presso l’ex deposito oli della centrale di Torrevaldaliga Nord, la costruzione di un porticciolo a servizio dei diportisti e altre opere accessorie.
“A luglio 2011 – ricordano i segretari delle tre categorie Franco Schiavi, Enrico Gargano e Gizio Pucci – l’Enel ha espresso pubblicamente la volontà di procedere ai lavori, questa è stata comunicata all’amministrazione in un incontro ufficiale e resa operativa mediante l’indizione di gare; a luglio abbiamo addirittura fatto comunicati di plauso che confermavano la serietà dell’Enel di rispettare gli impegni sottoscritti con i Ministeri dell’Economia e dell’Ambiente e la Città. Da allora il buio, il Sindaco invece di farsi promotore lui stesso di tali interventi e di velocizzarli, vista la crisi, ha rilanciato chiedendo in parte di ‘monetizzarli’ e addirittura di spostare la collocazione, pur sapendo che tentare di modificare atti ufficializzati e approvati alla Presidenza del Consiglio è quasi impossibile”.
Tra l’altro, ricordano i sindacati, l’esecuzione di queste opere permetterebbe l’assorbimento di una parte dei cassintegrati del’impianto (al 31 dicembre 2011, infatti, oltre 500 lavoratori di Civitavecchia saranno alla fine della cassa integrazione) e rimanderebbe la chiusura del Cantiere Enel Sri di Civitavecchia.