CIVITAVECCHIA – Un gioco di sponda tra Moscherini e Tirreno Power. Ne è convinto il Forum Ambientalista secondo cui c’è una strategia ben precisa per convertire a biomasse il quarto gruppo di Torre Valdaliga Sud, al di là delle dichiarazioni di cautela rilasciate dello stesso primo cittadino e su cui, secondo la responsabile locale Simona Ricotti, va fatta chiarezza.
“Il 17 novembre scorso – afferma – il Sindaco Moscherini, a margine della ‘Giornata di studio sul risparmio energetico’, affermava ‘mi auguro che il futuro energetico del nostro territorio sia
proiettato verso lo sviluppo dell’energia a biomasse e … che durante il prossimo incontro,
previsto il 21 novembre in merito al futuro del quarto gruppo di Tvs venga avanzata una proposta
in tale direzione’. Fa sorridere quindi il fatto che durante i lavori della consulta tenutasi il successivo 21 novembre, il Primo Cittadino abbia accolto come novità tale proposta; ed ancor di più fa sorridere il suo
prender tempo per chiedere alla Asl e ai Ministeri dell’Ambiente e della Salute quali potrebbero
essere le ripercussioni di un tale impianto sulla salute dei cittadini. Ad oggi, infatti, al di là del gioco di sponda tra il Sindaco e Tirreno Power, nessun progetto risulta depositato, e quindi non si comprende su cosa dovrebbero esprimersi i Ministeri. Depositato, invece, è ‘il piano di smantellamento della sezione TV4 e di sgombero della relativa area, comprensivo del crono programma dei lavori’ come d’altronde prescritto dal Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale di Torrevaldaliga Sud, rilasciata il 5
aprile 2011”.
Secondo la Ricotti è questo uno dei pochi dati certi, come dato certo è a suo avviso che “è criminale anche solo il pensare di voler realizzare un ulteriore impianto termoelettrico sul nostro già disastrato territorio”. “Non intendiamo attardarci nella valutazione circa il carico inquinante rappresentato da una
centrale a biomasse – prosegue – né analizzare l’effetto sommatoria di tali emissioni con quelle degli altri gruppi di Tvs, della centrale di Tvn, con le emissioni del porto, dei depositi costieri del traffico
veicolare e quant’altro presente sul territorio. Se il Primo cittadino, come sembra voler far credere, è realmente preoccupato per l’occupazione locale rigetti l’indecoroso ricatto occupazionale posto in essere da Tirreno Power ed inizi a pretendere, da subito, l’avvio in trasparenza di quei lavori che possono fornire
immediato lavoro per i disoccupati locali quali la dismissione del IV gruppo, la realizzazione del cosiddetto Parco Enel, l’interramento degli elettrodotti, l’elettrificazione delle banchine e quanto altro previsto dalle varie prescrizioni delle varie servitù insistenti sul territorio e, nel contempo, invece di elemosinare continui finanziamenti per improbabili, quanto inutili, iniziative, pretenda da Enel il riassorbimento di eventuali esuberi di Tvs come previsto dal protocollo d’intesa firmato nel 2004.
Perentoria la conclusione della Ricotti: “Non un chilo di ulteriore combustibile deve essere bruciato, non un solo posto di lavoro deve essere toccato, questo dovrebbe pretendere un Sindaco con gli attributi; ogni altra eventuale scorciatoia è scelta che non attiene l’interesse pubblico”.