Sel: “Squarcione si deve dimettere”

aslCIVITAVECCHIA – Salvatore Squarcione si deve dimettere. E’ la perentoria richiesta avanzata da Sinistra Ecologia e Libertà al culmine della vicenda Rsa Calamatta. Una questione che, secondo gli esponenti vendoliani locali, la dirigenza sanitaria di Civitavecchia ha affrontato con poca chiarezza ed efficienza, lasciando nel baratro della disoccupazione i 34 lavoratori della struttura assistenziale passata ora sotto la gestione della Melanie Klein.
“Sin dai primi giorni di agosto i comunicati e le precisazioni Asl,in stretto politichese,non facevano presagire nulla di buono e gli interventi critici di Sel, con le sue domande scomode che non avevano alcun tipo di risposta da parte della Asl, facevano intuire dove si andava a parare – si legge in una nota della Segreteria locale di Sel – L’azienda che si vociferava dovesse vincere, ha vinto la gara ;ciò che si intravedeva dai comunicati agostani della Asl è finalmente sotto gli occhi di tutti:L’azienda propone contratti a tempo definito ai lavoratori che da 3 anni assicurano l’assistenza ai disabili ospiti del Calamatta e tutto ciò è giustificato dal Direttore Generale della Asl che si tira fuori dicendo che la Asl è stazione appaltante, che la Asl è committente e non datore di lavoro e che quindi spetta alla ditta e ai sindacati risolvere il problema! Perfino il Sindaco Moscherini,sulla cui gestione amministrativa e politica del Comune Sel non ha mai risparmiato critiche, si è sentito in dovere,di fronte al muro di gomma della Asl, di chiedere alla Polverini la sospensione dell’entrata della nuova ditta nella gestione dell’assistenza dei pazienti del Calamatta”.
Sel ricorda al Direttore Squarcione che “il Calamatta è un presidio Asl e che la direzione tecnica è direttamente affidata ad essa e quindi la Asl deve rispondere della qualità assistenziale assicurata agli ospiti del Calamatta:come può pensare che gli operatori che da oltre 3 anni hanno stabilito un rapporto confidenziale con i pazienti possano interrompere la continuità terapeutica, di natura anche psicologica ,e il rapporto di fiducia che si è stabilito con i pazienti stessi?”.
E qui gli esponenti di Sel lanciano l’accusa più pesante:“Si sta tentando di licenziare qualcuno per assumere altre persone in prossimità della prossima campagna elettorale per portare qualche centinaio di voti a qualche candidato”; delineando poi la propria ricetta per risolvere la delicata questione: “gli attuali lavoratori,con tutte le professionalità presenti,hanno il diritto di prelazione:se la nuova ditta vuole assumere altri lavoratori e ricercare ulteriori professionalità, che ben venga, ma devono essere garantiti, in primo luogo, coloro che già operano all’interno della struttura proprio per assicurare quel rapporto di continuità terapeutica con i pazienti presenti nella struttura”.
Drastiche quindi, come detto, le conclusioni di Sel: “Chiediamo le dimissioni del Direttore Generale, perché ha gestito la Asl per 24 mesi senza mai rendicontare, con chiarezza e trasparenza vera, sul proprio operato alla Conferenza dei Sindaci, perché non ha mai risposto alle istanze delle forze politiche e sociali locali, perché non ha mai dato risposte alle numerose domande che gli sono state fatte da Sel dopo la ‘nebulosa’ relazione sul bilancio dell’Asl presentata alla Conferenza dei Sindaci nell’Agosto 2011”.