CIVITAVECCHIA – E’ stata illustrata questa mattina dalla Cgil CdlT di Civitavecchia “la campagna regionale Ci siamo” con la quale si chiede di rifinanziare la legge regionale N. 4 del 2009 concepita come “sostegno al reddito dei disoccupati, degli inoccupati, dei lavoratori precari”.
“Una legge all’avanguardia e unica nel panorama nazionale – ha spiegato in conferenza stampa il Segretario generale Cesare Caiazza – promulgata in termini di risposta ad una crisi che determina bisogni economici primari per molti cittadini che non godono neppure di ammortizzatori sociali. Malgrado gli effetti della crisi, nella nostra regione, dal 2009 ad oggi, si sono fatti più pesanti determinando un ulteriore e consistente aumento della disoccupazione e del disagio sociale, la Giunta Polverini non ha previsto nessuna copertura finanziaria della legge e, anzi, ne ha annunciato l’abrogazione. L’obiettivo della Cgil Roma e Lazio è quello di raccogliere, a livello regionale, almeno 100.000 firme entro il 31 gennaio 2012. Per quanto attiene al comprensorio di Civitavecchia, l’obiettivo della CdLT CGIL è quello di raggiungere almeno 5.000 firme attraverso una straordinaria campagna finalizzata a sottolineare la drammaticità della situazione a livello territoriale. Va da se che queste richieste di sostegno al reddito, per dare risposte dirette ed immediate rispetto alla drammaticità della situazione, rappresentano solo un aspetto dell’iniziativa complessiva della CGIL finalizzata a pretendere risorse per lo sviluppo, la ripresa economica, la crescita del Paese, l’occupazione, il lavoro stabile e di qualità”.
Questi temi saranno al centro nell’assemblea nazionale dei delegati Cgil, promossa per sabato 3 dicembre, dalle ore 9,30, a Roma, presso il Palalottomatica con l’intervento conclusivo affidato a Susanna Camusso.
La conferenza di stamane è stata inoltre l’occasione per fare il punto sulla spinosa vicenda della Rsa Calamatta dopo l’accordo siglato ieri tra sindacati e Melanie Klein che prevede la riassunzione a tempo indeterminato di tutti i 35 dipendenti, con il responsabile sanità Cgil Angelo Guiducci che ha spiegato come la riduzione di quattro ore lavorative settimanali nel loro contratto sia conseguenza del taglio di fondi della Regione nel comparto sanitario; ciò ha obbligato la Asl ad abbattere del 10% l’appalto di gestione della Rsa Calamatta; cosa che, in termini lavorativi, corrisponde per l’appunto a meno ore di lavoro a settimana. Caiazza, dal canto suo, ha invece voluto commentare “le scomposte reazioni” del Sindaco e di altri esponenti della politica locale. “Sarebbe fin troppo facile soffiare in una polemica che potrebbe raccontare di come il 1° cittadino e la sua Giunta da anni latitano su tutti i temi che riguardano la drammatica situazione occupazionale e del lavoro a Civitavecchia. Un lungo letargo dal quale si svegliano solo oggi a pochi mesi dalle elezioni amministrative. Siccome, però, come abbiamo sempre dimostrato, siamo un’organizzazione sindacale seria che vuole stare solo al merito delle cose, parteciperemo alla riunione convocata tra poche ore dal Sindaco Moscherini. Andremo a dirgli tre banali ma importanti cose. La prima: a salvaguardia dell’occupazione e della sanità nel territorio, andiamo insieme a manifestare sotto i palazzi della Regione. La seconda: se il Sindaco intende dare un contributo per migliorare l’accordo realizzato individui, come si è impegnato a fare in una precedente riunione, una nuova sede dove allocare la Rsa Casamatta, dotata di spazi più ampi tali da consentire di ospitare un numero maggiore di degenti, aumentando in questo modo il numero delle ore per le prestazioni; oppure destini, come sarebbe lecito e consentito fare, una parte dei fondi per le politiche sociali del Distretto F1, per colmare quella riduzione del 10% ai servizi della Rsa. La terza: rivolta al Sindaco e non solo, ora e per l’imminente futuro, la Cgil non vuole essere coinvolta in scontri elettorali; gli accordi che noi sottoscriviamo devono essere validati e giudicati solo dai lavoratori e dalle lavoratrici che organizziamo e rappresentiamo. Non consentiremo a nessuno di fare campagna elettorale strumentalizzando e sulla pelle dei lavoratori”.