CIVITAVECCHIA –Ventiquattro milioni di debiti. A tanto ammonta il passivo delle municipalizzate del Comune secondo quanto certificato dalla Relazione 2010 delle società partecipate di Palazzo del Pincio. A renderlo noto è il Consigliere comunale del Pd Marietta Tidei, che parla di situazione da far tremare i polsi.
Andando al dettaglio – afferma – solo Argo (Ex ETM) ha un indebitamento di più di 6 milioni di euro mentre Hcs, i cui dati comprendono anche le attività di Città pulita, ha un debito che ammonta a più di 18 milioni di euro. Costi di produzione che in questi anni sono lievitati a dismisura soprattutto per ciò che concerne l’igiene urbana e un’architettura societaria e finanziaria che mostrato tutta la propria inadeguatezza. Civitavecchia ha perso l’opportunità di dare al sistema dei servizi pubblici locali una dimensione comprensoriale anche in un momento in cui la normativa di settore aiuterebbe questo processo poiché impone ai piccoli comuni di associarsi nella gestione dei servizi pubblici. Solo con una dimensione territoriale ed economica sufficiente sarebbe stato possibile rendere produttivi alcuni servizi. Va detto, inoltre, che l’Amministrazione ha perso la grande opportunità di provare ad operare nella fornitura di gas ed energia elettrica, unici settori nei quali le aziende partecipate dai comuni riescono ad essere produttive. E’ chiaro infatti che servizi come il Trasporto Pubblico Locale, soprattutto alla luce dei tagli disposti dalle manovre restrittive”.
Alla situazione debitoria del Comune, evidenzia la Tidei, si affianca inoltre le difficoltà di gestione delle stesse municipalizzate. A suo avviso, infatti, le varie aziende comunali avrebbero “un’esigenza di cassa di oltre 4 milioni di euro solo per fronte agli stipendi di novembre dicembre e i contributi non pagati di ottobre 2011”.
“Si è aperta una voragine di milioni e milioni di euro che inciderà pesantemente sui bilanci di previsione del Comune – commenta l’esponente del Pd – Lo scorso bilancio è stato approvato, tenendo conto dei numeri del 2009 ma quando la consistenza dei numeri del 2010 e soprattutto 2011 sarà evidente ci sarà da piangere. Ci saranno le fandonie contabili che, con plusvalenze e crediti inventati ci presenteranno, dei bilanci in pareggio. Ma tutti sanno che la realtà è un’altra con fornitori, previdenza, assicurazioni non pagate da mesi e mesi. Non ritiene il Sindaco – conclude la Tidei – che sia il caso di prendere qualche provvedimento serio e di apportare qualche correttivo?”.