CIVITAVECCHIA – Si è tenuto ieri preso i locali del Partito Democratico di Civitavecchia l’incontro con la candidata alla segreteria regionale dei Democratici Marta Leonori che sfiderà al congresso del Lazio il candidato “unitario” Enrico Gasbarra e l’outsider Giovanni Bachelet.
34 anni, laureata, con master, dottorato di ricerca, Marta sta battendo le realtà del Lazio per far conoscere la sua storia e il suo racconto di un Partito Democratico diverso, senza “benedizioni”, ed è venuta a Civitavecchia invitata dalla mozione Marino.
All’incontro erano presenti l’ex candidato sindaco e consigliere comunale del Pd Nicola Porro e il segretario dei giovani democratici Stefano Giannini.
La Leonori ha quindi esposto le motivazioni che l’hanno portata candidarsi: “Dobbiamo capire cosa è successo al Pd del Lazio – ha spiegato – paralizzato dalla sconfitta delle regionali fino ad oggi. Il peso crescente della gestione del potere, che ha segnato negativamente gli ultimi anni di un lungo ciclo politico, ha contribuito in misura determinante a impoverire la capacità di analizzare la propria azione di governo, riconoscere le trasformazioni della società ed esercitare la propria funzione”.
Il dialogo è stato lungo e costellato di molti interventi, una “chiacchierata” proficua in cui è venuta fuori un’idea di Partito Democratico diversa, su tutto: “contrasto all’ipertrofia degli organismi dirigenti, trasparenza del processo decisionale, accessibilità ai luoghi di confronto ed elaborazione politica, investimento massiccio negli strumenti di elaborazione politica, valorizzazione della conferenza delle Donne e dei Giovani Democratici, riattivazione dell’autofinanziamento, come strumento di partecipazione e di finanziamento di progetti e iniziative mirati al radicamento nel territorio e alla formazione.” Con queste parole d’ordine la Leonori lancia la sua sfida al Pd nel Lazio.
Simone Pazzaglia