Cosa promette l’imminente campagna elettorale per le prossime amministrative? Per il momento, forse è il caso di essere sinceri, nulla di buono. Perché il livello dello scontro verbale tra i vari contendenti è già a livelli di guardia se non, in alcuni casi, già rovente. Il dibattito sui progetti e sulle strategie per rilanciare la città, di cui Civitavecchia ha bisogno davvero come il pane per il degrado politico, economico e amministrativo raggiunto in questi anni, al momento latita in modo disarmante e preoccupante. Eppure i cittadini hanno un bisogno irrefrenabile di sentirsi dire da chi è candidato alla guida di Palazzo del Pincio in che modo intende governare la città, entrando nel merito vero dei problemi che ci attanagliano: occupazione, sanità, ambiente, questione morale. L’attenuante su questa pericolosa falla può essere la distanza che ancora separa le forze politiche cittadine dal voto amministrativo. Mancano in effetti ancora 4 mesi e può essere comprensibile, per quanto rimane fuorviante, che il dibattito nel merito dei programmi sia ancora latitante. E’ probabile, o quanto meno auspicabile, che come sempre avvenuto negli ultimi anni il dibattito si animi a ridosso della chiamata alle urne. Ma resta il fatto che lo scontro verbale è già troppo duro; non tanto per i temi che quotidianamente forze e singoli esponenti politici affrontano sui mezzi di informazione, quanto per il sempre più radicato e sistematico ricorso all’invettiva, all’offesa, all’attacco personale e all’insulto. Ed il linguaggio a cui stiamo assistendo da parte di numerosi politici è veramente scadente e a più riprese volgare. Il rischio che si corre, in simili circostanze, è quello di abituarsi ad un meschino e becero confronto dialettico, assuefandosi all’ascolto e alla lettura di offese, senza nemmeno più reagire ed indignarsi. Un rischio troppo alto a cui, come giornale, vogliamo sottrarci. Talvolta, nei vari comunicati che arrivano in Redazione e successivamente pubblichiamo, perdoniamo ai nostri politici le scarse conoscenze grammaticali e gli eclatanti svarioni sintattici, che dovrebbero comunque far arrossire chi li scrive. Ma riteniamo che offese e insulti personali non possano più essere perdonati, soprattutto per il rispetto che si deve ai lettori. La Redazione di Centumcellae News ha pertanto deciso di adottare, da oggi e fino al termine della campagna elettorale, un proprio codice etico volto a rendere più civile il confronto politico e più decorosa l’informazione da noi offerta a quanti ci leggono: comunicati, articoli e lettere contenenti affermazioni offensive nei confronti di persone, partiti o forze politiche saranno sistematicamente cestinate e non pubblicate. Non vogliamo renderci ancora partecipi di un imbarbarimento della politica che sta pericolosamente mettendo radici in città.
Redazione Centumcellae News