Gli appalti sospetti di Etm

autobusCIVITAVECCHIA – La Procura potrebbe forse decidere di approfondire la questione. Ma la vera domanda che ci si pone leggendo i verbali del Collegio sindacale di Etruria Trasporti e Mobilità è se la politica cittadina, a cominciare da Palazzo del Pincio, è al corrente di quanto avvenuto in questi anni negli uffici di via Doria. Perché i dubbi, i sospetti e le richieste di chiarimento ai vertici dirigenziali di Etm avanzate dai tre membri del Collegio fino alla scorsa estate sono quanto meno disarmanti. Alcune questioni sono storia nota. Ad esempio le spese non per fini aziendali effettuate con la carta di credito di Etm da parte dell’Amministratore unico Alessio Romagnuolo che il Collegio sindacale gli contesta a più riprese, chiedendo la restituzione delle somme indebite come poi avvenuto dopo che esplose lo scandalo. Altre questioni sono invece state ipotizzate o denunciate da esponenti dell’opposizione, come il mancato pagamento dei contributi previdenziali ed erariali da parte di Etm che lo stesso Collegio evidenzia nel verbale della seduta relativa al 30 dicembre 2010. Oppure lo stato di forte indebitamento della municipalizzata, che al 30 dicembre 2010 ammonta a 2.879.000 euro, ma anche di enorme credito nei confronti del Comune che, alla stessa data, è pari a 2.640.000 euro. Motivi che inducono il Collegio sindacale, a più riprese, a sollecitare all’Amministratore unico “una oculata gestione del patrimonio sociale e a regolarizzare per quanto possibile le situazioni pregresse”. Una frase cruciale nell’ottica di quanto viene portato alla luce, se non proprio denunciato, dallo stesso Collegio nel verbale del 10 maggio 2011, ovvero il reiterato mancato ricorso da parte dell’azienda a gare di evidenza pubblica per l’assegnazione di alcuni appalti oltre la soglia di legge. Fatto sui quali vengono espressamente richieste spiegazioni all’Amministratore unico “vista la mancanza di determinazioni scritte e anche dei preventivi dei lavori e forniture poi richieste e la impossibilità di stabilire la regolarità della tracciabilità dei flussi finanziari in quanto diverse fatture risultano pagate in contanti”. Vengono inoltre chieste spiegazioni “sui criteri adottati per il pagamento dei fornitori alla luce della constatazione che sono stati pagati nell’arco di pochissimi giorni dalla emissione della relativa fattura mentre si riscontra che altri fornitori sono ancora da mesi in attesa di ricevere il pagamento delle loro prestazioni”. In sostanza, secondo il Collegio sindacale di Etm, risultano assegnati alcuni appalti senza gara pubblica e senza preventivi, parte di questi lavori vengono pagati in contanti e a stretto giro di posta, anche per prestazioni ritenute non improrogabili mentre altri creditori da tempo aspettano i loro saldo, nonostante la situazione debitoria dell’azienda. Ma di quali appalti e lavori si tratta? In assenza di risposte dai vertici di Etm il Collegio approfondisce la questione, con dovizia di particolari, nel successivo verbale del 30 giugno 2011. In primo luogo un importo di 80.000 euro alla Multiservice di Fiorucci Barbara per la fornitura di pezzi di ricambio per gli autobus per i quali il Collegio, a quella data, non ha rinvenuto le determinazioni dell’Amministratore Unico, i preventivi, i prezzari e le bolle ci consegna; i pagamenti, come risulta dal verbale, sono stati effettuati tutti a vista o a pochi giorni dalle date delle fatture. Particolare interessante: le fotocopie dei pagamenti sono firmate per ricevuta da un certo C. S.. Chi è costui? E’ la stessa persona da cui il 5 agosto del 2010 Etm ha acquistato una Fiat Panda. Una coincidenza su cui il Collegio mette per iscritto le proprie riserve. Altro pagamento su cui il Collegio chiede lumi: 102.000 euro alla Mediatel Group di Roberto Di Marco per la fornitura di beni e servizi: “Relativamente a questo fornitore – si legge nei verbali – si evidenzia che ha avuto affidamenti per la fornitura ed esecuzione dei lavori senza l’espletamento delle procedure di legge sugli appalti”. E ancora; si chiedono anche chiarimenti circa il pagamento di 13.650 euro alla Microtech di Baiocco Simone pagati in tre tranche di 3.600 euro in contanti, oltre che sugli 11.280 euro corrisposti alla Santini Antonio via Traiana e ai 20.481 euro dati alla Servizi impresa srl. Infine dubbi e chiarimenti vengono chiesti anche sull’appalto per le pulizie dei locali della sede e dell’ufficio aziendale situato all’area Feltrinelli assegnato alla Coop SMP, dal momento che, rileva il Collegio sindacale, “l’appalto è stato effettuato senza gara e che in precedenza il servizio veniva espletato da personale interno senza ulteriori oneri aggiuntivi”.
Tutto ciò può essere approfondito nella lettura integrale dei verbali che qui di seguito pubblichiamo. verbali Collegio sindacale Etm

Marco Galice