CIVITAVECCHIA – Gentile Direttore,
sono rimasto molto colpito dall’appello del partito dei radicali a riguardo della loro proposta di legge sull’abolizione del valore legale del titolo di studio: riforma per entrare nel merito. Appello rivolto al Parlamento Italiano, in questo momento di grave crisi economica, con un debito pubblico non più sostenibile e la necessità per il nostro paese di tornare ad essere competitivo, dobbiamo chiaramente affermare che non ci possiamo più permettere questo tipo di sistema universitario burocratico, che non premia gli studenti migliori, che permette ai raccomandati da chi che sia di occupare cattedre che non gli spettano di diritto. Sistema questo molto in voga presso scuole private o cosdidette paritarie e presso gli uffici scuola di alcune diocesi italiane, le quali forti della “loro immunità ed inviolabilità”, si permettono di dar lavoro non certamente per i titoli ed i meriti conseguiti…a questo punto per buona pace di tutti e santa rassegnazione degli onesti diplomati meglio che venga concretizzata in realtà di legge quanto il nostro buon Luigi Einaudi chiedeva: “Finché non sarà tolto qualsiasi valore legale ai certificati rilasciati da ogni ordine di scuole, dalle elementari alle universitarie, noi non avremo mai libertà di insegnamento; avremo insegnanti occupati a ficcare nella testa degli scolari il massimo numero di quelle nozioni sulle quali potrà cadere l’interrogazione al momento degli esami di stato. Nozioni e non idee; appiccicature mnemoniche e non eccitamenti alla curiosità scientifica ed alla formazione morale dell’individuo.”
Lettera firmata