L’allarme della Cgil: “Decine di lavoratori rischiano di restare senza niente”

torre sudCIVITAVECCHIA – Decine anche nel territorio di Civitavecchia i lavoratori “esodati” che rischiano di rimanere senza pensione, stipendio e ammortizzatori sociali. Il grido d’allarme viene dal Segretario della CdLT territoriale Civitavecchia-Roma Nord, cesare Caiazza, reduce dal presidio promosso ieri al Pantheon da Cgi, Cisl e Uil per imporre modifiche al decreto “Milleproroghe” sugli aspetti previdenziali.
“Una decina – spiega Caiazza – sono solo i lavoratori di Tirreno Power, interessati dall’accordo di mobilità del 2009 che avrebbe dovuto, utilizzando gli ammortizzatori sociali, accompagnarli tutti alla pensione. Il repentino innalzamento dei requisiti per l’accesso alla previdenza, al netto delle clausole di salvaguardia contenute nell’accordo, espone tutti questi lavoratori al rischio di rimanere per molti anni, a scadenza degli ammortizzatori, senza pensione e senza lavoro.
Altre decine di casi, nel nostro territorio, riguardano dipendenti dei settori meccanici, edili e di altre categorie di lavoro privato”.
Nel corso del presidio di ieri Susanna Camusso ha insistito su come il Governo e il Parlamento con la riforma delle pensioni “hanno cancellato diritti già acquisiti”. Inoltre, il Segretario Generale della Cgil ha denunciato la strumentalità di quanti sostengono che queste riforme sono fatte per dare risposte ai giovani. “Innalzare i requisiti per la pensione – ha affermato – equivale a bloccare ulteriormente nuova occupazione. Affermare la necessità di togliere diritti, a partire dall’articolo 18, significa privare di tutele e di certezze per il futuro tutti; ad iniziare dai giovani che, semmai, devono avere lavori non più precari, con diritti. Non si possono pensare manovre che puntano a salvare il Paese a danno dei lavoratori. Non è dato immaginare un Paese che sta bene economicamente con milioni di italiani che non ce la fanno più a vivere dignitosamente”.
Su questi temi Cgil, Cisl e Uil  hanno annunciato che la mobilitazione proseguirà. “Sarà così anche nel nostro territorio – prosegue Caiazza – che, al pari e forse più del resto del Paese, paga un prezzo alto sull’altare di politiche finalizzate a far quadrare i conti sulle spalle dei ceti sociali più deboli.  La mobilitazione unitaria andrà avanti anche sul tema riferito alla illegittima tassa sul permesso di soggiorno per gli immigrati. Tema, anche questo, che riguarda moltissime persone nel territorio di Civitavecchia”.