Natante finisce in una secca, soccorso dalla Guardia costiera

guardia costieraCIVITAVECCHIA – Navigare con scarsa visibilità può risultare molto pericoloso e difficile quando non si ha dimestichezza con le strumentazioni elettroniche di ausilio. L’episodio di Venerdì pomeriggio, ne è un esempio. Intorno alle 15 la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Civitavecchia ha infatti intercettato un Mayday sul canale 16. La stessa richiesta è arrivata anche alla Capitaneria di Porto di Portoferraio, la quale ha iniziato una comunicazione con il Comandante dell’imbarcazione in difficoltà. L’uomo ha spiegato di aver urtato una secca, ma non è stato in grado di dare indicazioni circa la propria posizione, a causa della scarsa visibilità.
Solo qualche minuto più tardi, una segnalazione al numero di emergenza in mare 1530, da parte del Comando Polizia locale di Montalto di Castro, di un natante che aveva urtato le secche delle Murelle, ha permesso alla Sala Operativa di Civitavecchia di capire che si trattava della stessa unità, un cabinato bianco di nome “Giada”.
Immediatamente è partita a soccorso l’unità CP 891, la quale, in pochi minuti, ha raggiunto il natante, con a bordo solo il proprietario,un imprenditore quarantaquattrenne residente a Roma, che, nel frattempo, aveva ripreso la navigazione a lento moto.
Una volta intercettato il natante, il personale della CP 891 è salito a bordo per alcune valutazioni tecniche, per capire se lo scafo avesse potuto continuare a navigare in sicurezza. Accertatosi di ciò, l’imbarcazione Giada, scortata dalla motovedetta della Guardia Costiera, ha raggiunto il porto di Riva di Traiano.