FIUMICINO – Una sentita e documentata lettera aperta al Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, al Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, al Ministro delle politiche Agricole Mario Catania, al Commissario Goffredo Sottile per scongiurare con certezza e cognizione di causa il rischio discarica a Pizzo del Prete. L’ha inviata il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, riassumendo con dovizia di particolari i tanti motivi ostativi all’individuazione in questo territorio della nuova Malagrotta; e formulando un invito ai tre Ministri e al Commissario: recarsi di persona a Pizzo del Prete per rendersi veramente conto cosa potrebbe significare una discarica realizzata in queste aree. Di seguito il testo integrale della lettera.
“Egregi Ministri e Commissario,
è possibile tutelare l’ambiente guardando solo delle mappe geografiche? E’ possibile tutelare l’ambiente cercando soluzioni che consentano di poter fare quanto impropriamente richiesto (ad esempio una discarica) su un particolare territorio? L’ambiente è la bellezza di quello che si vede, quello che si respira, quello che non può essere alterato sia per la storia che rappresenta sia per la necessità di preservarlo a beneficio delle generazioni future; l’ambiente è la possibilità di produrre nel rispetto dei cicli biologici, nel rispetto della qualità e della quantità, nell’evitare lo sfruttamento delle risorse; Pizzo del Prete quindi non è un punto geografico posto su una mappa ma è in realtà:
1. uno degli ultimi angoli della vera campagna romana rimasto intatto, è parte di un territorio caratterizzato da fattorie e case sparse, campi coltivati e pascoli;
2. un agriturismo (il primo riconosciuto legalmente a Fiumicino) ed centro di produzione agricolo e zootecnico biologico, finanziato dall’Europa e collaudato nel Giugno 2011 dalla Regione Lazio;
3. un sito archeologico risalente all’epoca etrusca, romana, e successive; Infatti, e citiamo una lettera della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria Meridionale del Luglio 2011, fonti bibliografiche e d’archivio indicano nelle aree sopracitate non solo l’importantissimo e noto sito di Castel Campanile, ma anche numerose necropoli con tombe a camera, alcune individuate già nella prima metà dell’800 (da cui per altro provengono i materiali attici ed etruschi figurati oggi conservati in importanti musei americani e inglesi), tagliate viarie arcaiche, strade basolate, insediamenti produttivi e abitativi di epoca preistorica, etrusca, repubblicana, imperiale, altomedievale e medievale; constatazione ripresa dall’ex Ministro Galan nella risposta all’interrogazione dell’On. Baccini dell’Ottobre 2011
4. distante qualche Km in linea d’aria dal noto polo ospedaliero pediatrico del Bambino Gesù di Palidoro;
5. incluso nelle fasce di rispetto di Parchi e Riserve da Piano territoriale provinciale generale, come dichiarato dalla Provincia di Roma in una comunicazione dell’Aprile 2012;
6. sotto osservazione dell’Unesco che segue le evoluzioni circa il sito di possibile discarica in quanto area contigua alla Necropoli etrusca di Cerveteri, patrimonio dell’umanità al pari di Villa Adriana sin dal lontano 2004, come da comunicazione del Maggio 2012;
7. distante poco più di 2 Km in linea d’aria dagli abitati di Valcanneto e Ceri (un meraviglioso borgo medievale) che contano migliaia di residenti;
8. distante circa 6 Km dalla Discarica di Cupinoro aperta fin dagli anni ‘90
9. l’area dove passano le aerovie di atterraggio verso l’aeroporto internazionale Leonardo Da Vinci
10. una località che con più di 16.000 firme i cittadini intendono preservare, al pari di tutte le Amministrazioni dei Comuni interessati, vedere in ultimo il recente atto di Indirizzo del Comune di Fiumicino dell’Aprile 2012
Peraltro nel purtroppo oramai famoso documento di “individuazione aree per nuove discariche” redatto dalla Regione Lazio, e dalla stessa definito successivamente un semplice studio interno basato su dati bibliografici, emergono i seguenti molteplici fattori escludenti: T.IDRO 1 (rischio frana), T.AMB 10 (corsi d’acqua), T.AMB 14 (sito di interesse archeologico), T.AMB 21 (aree boscate), U.FRIS1, U.FRIS5 (Fasce di rispetto da abitazioni), U.UNAP 1 (aree con elevato pregio agricolo), e l’unico fattore preferenziale individuato è T.LOG 4 (“possibilità” trasporto intermodale).
Se aveste la compiacenza di venire direttamente sul sito, constatereste con i Vostri occhi che l’unica strada di collegamento a Pizzo del Prete permette il passaggio di camion solo in un unico verso, occupando di fatto l’intera strada e la costruzione di una possibilità di trasporto intermodale distruggerebbe non solo il sito in questione, ma l’ambiente circostante, e l’economia agricola che vi gravita, per chilometri e chilometri.
Quali sono gli interessi che hanno portato ad individuare Pizzo del Prete, una località a cui evidentemente mai nessuno avrebbe potuto pensare in ottica impiantistica di trattamento rifiuti o discarica? è evidente che solo interessi forti abbiano potuto puntare il dito su Pizzo del Prete, località sconosciuta alle masse, ed in presenza di tutte le criticità descritte. Una strana storia sui cui speriamo che qualcuno un giorno faccia luce, magari la Magistratura.
Ministro Clini, Ministro Ornaghi, Ministro Catania, Commissario Sottile ed Amministratori nazionali, regionali, provinciali, politici tutti, dovete venire a vedere di persona di cosa si sta parlando e solo dopo sarete in condizioni di prendere le decisioni del caso; non fare questo significa abdicare alla logica amministrativa, al buon senso, all’onestà intellettuale. Noi cittadini, supportati da nostri Amministratori, non staremo a casa ad aspettare le ruspe, continueremo a lottare fino all’ultimo, nelle piazze e nelle aule giudiziarie”.
Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino