CIVITAVECCHIA – Inaugurata stamattina la due giorni dedicata al mare presso la Lega Navale di Civitavecchia, promossa dall’Emporio della Pesca in collaborazione con Asd Oltre il Mare club di Civitavecchia, patrocinata dal Comune di Civitavecchia e dal Coni. Fitto il programma della manifestazione che prevedere immersioni, di prova e non, subacquee gratuite, presso la statua della Madonna del mare situata a 18 metri di profondità e presso il relitto Asia a 36 metri, battute di pesca sportiva in apnea, premiazioni, banchetti, musica, incontri con le autorità religiose e civili e test in acqua di nuove attrezzature. Rimandata purtroppo a giugno per problemi di tempistica la fiera del mare che si intendeva organizzare.
Il tutto è stato inaugurato questa mattina, dopo i saluti delle tante autorità presenti, con il convegno introduttivo “Il mare, la costa e il litorale passato e futuro”. Il mare come origine e fondamento della città di Civitavecchia, bene comune che unisce e appassiona oltre le differenze politiche, che fornisce anche una sana alternativa di valore ai giovani della città e che va tutelato. Queste le tematiche principali toccate nei vari interventi dei relatori odierni, unite ad un serio monito per la situazione degenerativa che sta portando, per varie cause, alla distruzione della flora e della fauna del nostro mare.
“Solo chi si immerge può riportare all’attenzione delle istituzioni il reale stato di salute del mare perché visto da fuori è sempre blu”, così Andrea Pierfederici, Presidente dell’Emporio della Pesca, ha commentato la situazione attuale civitavecchiese.
“Il mare è una grande risorsa – ha dichiarato il sindaco Pietro Tidei – ma va sfruttato con misura, sia nell’ambito dell’inquinamento, sia della pesca di frodo. È giunto il momento in cui la collaborazione più che a parole vada fatta nella pratica, è giunto il momento di lanciare la ‘Consulta del mare’, partendo da qui. Per mettere insieme tutti quelli che a vario titolo si occupano del mare. Periodicamente la Consulta si potrà riunire, individuare i punti critici e le risorse. Civitavecchia è nata con il mare ma sfrutta poco questo legame”, ha concluso Tidei.
Un particolare accento è stato messo sull’importanza dello sport legato al mare, come mezzo per insegnare ai giovani valori genuini e come iniziativa positiva e socialmente utile. Il delegato alla pesca e alle attività subacquee Fabio Antonini, campione di pesca in apnea, ha presentato le iniziative a cui sta lavorando con l’Amministrazione Tidei: “Il primo impegno è quello di creare uno scalo di alaggio pubblico che a Civitavecchia non esiste – ha sottolineato Antonini – coprendo in parte le spese con dei fondi appositi dell’Enel, poi la riqualificazione della Frasca, anche a mare, in collaborazione con l’Istituto di oceanografia e l’Università della Tuscia. Si farà un parco sulla murata di S. Agostino, un’oasi dove i pesci si vanno a riprodurre, una piccola zona controllata con boe chiuse e di ormeggio per il diving. Importantissima sarà la bonifica dei fossi – ha concluso il delegato – perché è inutile guardare a mare se non si guarda a monte, all’inquinamento che arriva al mare. Ci impegneremo anche per il ripascimento delle spiagge, per ricreare la diga soffolta della Marina che è sprofondata e per migliorare la spiaggia del Marangone”.
Per quanto riguarda il punto di vista sanitario è intervenuto il consigliere Flavio Magliani mettendo in guardia dalle ripercussioni dell’inquinamento marino sulla nostra salute. “A Civitavecchia ci sono 16 km di costa e, a parte qualche centinaio di metri a nord e a sud, sono tutti impegnati in attività militari o industriali. Non vorrei che il Porto, nucleo attorno a cui si è sviluppata la città, ne diventi la causa principale di morte”.
“Civitavecchia è una città di mare – ha concluso l’incontro il delegato Coni Pierluigi Risi nel suo concitato e apprezzatissimo intervento – quindi bisogna fare qualcosa per il mare. Il problema centrale è la mancanza di governance. Occorre intervenire sulla depurazione, sul libero accesso alle spiagge per tutti e su un significativo stop al cemento. Occorre lavorare per la medicina iperbalica e subacquea. Non bisogna più strumentalizzare i problemi, bisogna risolversi – incalza Risi – Il mare deve essere senza barriere, bisogna puntare sull’educazione ambientale, bisogna insistere con le scuole sull’educazione alla legalità, alla convivenza civile e al rispetto”.
Francesca Ivol